Il prossimo anno arriverà il nuovo RdC. Non tutti però sanno come funziona: ecco quanto soldi puoi avere con la Garanzia Inclusione Lavoro
Il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni sembra intenzionato a fare grandi cambiamenti nel campo del lavoro.
Una delle mosse più audaci sembra essere l’abolizione del Reddito di Cittadinanza, un sostegno finanziario introdotto dal governo precedente per le famiglie a basso reddito. Molti si chiedono quale sarà il sostituto del RdC e soprattutto, quanti soldi potranno ottenere. Il governo sembra avere in serbo delle nuove misure per il lavoro e presto se ne saprà di più. Resta da vedere se queste azioni avranno l’effetto desiderato sulla disoccupazione e sulla povertà. Ma ecco quanti soldi si potranno avere con la nuova misura economica a sostegno dei cittadini.
Recentemente il governo Meloni ha approvato il Decreto del Lavoro che introdurrà una serie di novità per i lavoratori e i datori di lavoro italiani. In particolare, il decreto prevede importanti cambiamenti sui sussidi statali, tra cui il sostituto del Reddito di Cittadinanza. Molti cittadini sono in attesa di chiarimenti sui dettagli del nuovo RdC, compresi gli importi che si potranno ottenere. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questi aspetti, fornendo tutte le informazioni necessarie per comprendere meglio le novità introdotte dal decreto. Continuate a leggere per saperne di più!
Il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito dalla Garanzia per l’Inclusione, chiamata GIL, dal 1° gennaio 2024. Questa nuova misura prevede il supporto economico, ma anche l’inclusione sociale e professionale attraverso percorsi personalizzati. La GIL sarà destinata a famiglie con almeno un componente disabile, minorenne o sopra i 60 anni di età e i beneficiari dovranno avere specifici requisiti, tra cui la residenza in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 consecutivi.
Il Decreto del Lavoro ha introdotto la Garanzia per l’Inclusione (GIL) come sostituto del reddito di cittadinanza. La GIL ha l’obiettivo di contrastare la povertà e l’esclusione sociale attraverso percorsi di formazione e lavoro personalizzati. La misura è destinata a famiglie con almeno un componente disabile, minorenne o sopra i 60 anni di età, che soddisfano determinati requisiti di cittadinanza e residenza. L’ISEE non può superare i 7.200 euro, il reddito familiare non deve superare i 6.000 euro e il patrimonio mobiliare è limitato a 6.000 euro per il primo componente e 2.000 euro per gli altri, con alcune eccezioni. L’importo del sussidio è di 500 euro al mese per un single, con una durata massima di 18 mesi, rinnovabile di 12 mesi alla volta, e può coprire anche il canone di affitto fino a 3.360 euro all’anno.
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