Continua lo studio del Pentagono sugli UFO, l’ultimo paper trapelato svela un’interessante teoria sugli avvistamenti.
Fino a qualche anno fa la linea del Pentagono sulla questione “Oggetti Volanti non identificati” – Gli Ufo – era di completo diniego sulla possibile esistenza di navicelle aliene nel nostro pianeta. Da qualche anno a questa parte c’è stata un’apertura alla possibilità che gli avvistamenti fatti nei cieli da piloti, militari e semplici cittadini possano riguardare navicelle aliene o comunque strumentazione di origine extra terrestre.
Attualmente non esiste alcuna prova concreta che gli avvistamenti riguardino tecnologia aliena giunta sino al nostro pianeta, ma le teorie provenienti dal Pentagono in questo ultimo periodo sono più vicine a quelle dei cospirazionisti che non a quelle della comunità scientifica. In particolar modo l’ultimo studio effettuato, le cui conclusioni sono state pubblicate sulla rivista ‘Military Times‘, ha fatto storcere il naso alla comunità scientifica.
Lo studio del Pentagono sugli Ufo fa storcere il naso alla comunità scientifica
Stando a quanto emerso dallo studio firmato dal direttore dell’All-domain Anomaly Resolution Office (Aaro) del Pentagono Sean Kirkpatrick e dal fisico Avi Loeb, gli ultimi avvistamenti di Ufo “altamente manovrabili” potrebbero essere spiegati come l’approdo sul nostro pianeta di sonde aliene. Circa metà dello studio del Pentagono verte sulla teoria secondo cui questi Ufo sarebbero in realtà delle sonde che funzionano ad energia stellare e che utilizzano come combustibile l’acqua del nostro pianeta per tornare alla nave madre.
Una teoria che si sposa alla perfezione con un’altra del duo Kirkpatrick-Loeb, secondo cui Oumuamua, la prima e finora unica cometa proveniente dallo spazio profondo ad essere stata avvistata nel nostro sistema solare, sarebbe in realtà un’astronave madre aliena in missione esplorativa nell’universo. Un’ipotesi sicuramente affascinante che di fatto si basa sulle missioni spaziali della Nasa e dunque sulla possibilità che civiltà aliene abbiano sviluppato tecnologie più avanzate delle nostre e stiano perlustrando l’universo in cerca di vita e di dati sulle altre popolazioni.
Tuttavia le conclusioni dell’ultimo studio sono ritenute abbastanza fantasiose dalla comunità scientifica. Ad aver pubblicamente manifestato il proprio scetticismo sulle conclusioni tratte da Loeb e Kirkpatrick è stato soprattutto il professore di Astronomia della University of California David Jewitt, il quale ha definito le conclusioni molto dubbie e invitato le persone a non fare troppo affidamento su questi studi del Pentagono.
In maniera sarcastica Jewitt ha ricordato che al Pentagono sono molto bravi a bombardare qualsiasi cosa si muova nel cielo mentre sono molto meno bravi a comprendere cosa sia e cosa non sia un Ufo. A tal proposito ha ricordato un incidente avvenuto nel 1947, quando un pilota scambiò Venere per un un Ufo si andò a schiantare.