Nella buona e nella cattiva sorte? Non per tutti. Una donna non ha voluto dividere con il marito i soldi vinti alla Lotteria.
A meno che non si sia in comunione dei beni, anche all’interno del Matrimonio vige la regola “quel che è mio è mio e quel che è tuo è tuo”. Una donna ha preso alla lettera la norma e, infatti, non ha voluto dare nulla al marito dopo aver vinto alla Lotteria.
Si giura di restarsi accanto l’uno con l’altra finché morte non ci separi e di assistersi nella buona e nella cattiva sorte. Usciti dalla chiesa, spesso, ci si dimentica tutto. Molte coppie, tuttavia, iniziano a litigare e ad entrare in crisi nei periodi di cattiva sorte e non quando la fortuna va loro incontro. Di recente, al contrario, una vincita alla Lotteria ha fatto scoppiare la tempesta tra due coniugi.
Chi sostiene che i soldi non facciano la felicità, evidentemente non ha mai toccato con mano la miseria. Sicuramente il denaro non è tutto ma altrettanto sicuramente dà, almeno, la possibilità di avere una casa e potersi permettere di mangiare e dare da mangiare ai propri figli. Sempre più persone, in cerca di una svolta, tentano la sorte e acquistano i biglietti della Lotteria. Una donna ha vinto. Da lì sono iniziati i suoi problemi.
Vincere alla Lotteria è davvero il sogno di tutti ma riuscirci non è affatto semplice. Nonostante varie teorie che circolano sul web, non esiste un modo per individuare i biglietti fortunati. Una donna ce l’ha fatta ma per lei sono iniziati i guai con il marito.
La fortunata vincitrice è una cittadina americana che ha preferito non rivelare la somma vinta. Ha però lasciato intuire che si tratta di una cifra piuttosto alta: diverse decine di migliaia di dollari. La vincita è stata però, fin da subito, motivo di litigi con il coniuge. Il marito, infatti, avrebbe voluto che la moglie versasse l’intera vincita sul loro conto corrente condiviso. Ma la donna ha rifiutato sostenendo di voler spendere tutti i soldi vinti alla Lotteria in viaggi. E, si badi bene: viaggi che intende fare da sola, senza il marito.
La signora ha subito bocciato l’idea del marito di mettere da parte il denaro per emergenze o progetti comuni e ha dichiarato: “Non mi sembra giusto visto che ho comprato il biglietto, l’ho grattato e l’ho incassato io stessa per i soldi. Abbiamo un conto congiunto ma anche conti separati per le spese. Mio marito non deve avere metà dei soldi solo perché siamo sposati”. Il ragionamento non fa una piega. Si spera che quei soldi non le debbano servire per sostenere le spese di divorzio.
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