Ci sono una serie di novità in fatto di concorsi pubblici per l’anno 2023: nuove regole in arrivo in merito alle procedure di svolgimento. Con una piattaforma creata ad hoc della quale vi forniamo di seguito una serie di dettagli.
Il mondo dei concorsi pubblici per le assunzioni nella Pubblica Amministrazione è in questo periodo piuttosto florido e le opportunità non mancano ma occorre rimanere sempre aggiornati in merito alle novità e alle regole che annualmente possono essere introdotte. Il 2023 non è da meno in tal senso: i cambiamenti sono stati stabiliti da un Dpr sul quale è stata raggiunta un’intesa in Conferenza unificata e che è dunque passato in Parlamento.
Entro il 20 maggio dovrà arrivare il parere delle Commissioni di Camera e Senato competenti in materia. E a quel punto entreranno di fatto in vigore tutte le novità, delle quali però già si parla da tempo.
Concorsi pubblici, tante novità per il 2023: sarà necessario registrarsi online
La prima rivoluzione in fatto di concorsi pubblici sarà la creazione di un portale ad hoc. Su di esso verranno fatte confluire tutte le comunicazioni relative ai bandi e alle successive convocazioni: si tratterà di un’estensione dell’attuale InPa, il Portale del reclutamento usato per la selezione di professionisti in merito ad incarichi finalizzati all’attuazione del Pnrr.
Sempre attraverso questo portale, che diventerà il collettore dei bandi di concorso, dovranno essere inoltrate le domande di partecipazione alle prove di selezione; pertanto sarà richiesta, mediante credenziali Spid, CNS o CIE, la registrazione alla piattaforma e la successiva compilazione, allo scopo di autocertificazione dell’identità, del Cv online. Completato questo passaggio sarà possibile non solo candidarsi per i concorsi di proprio interesse ma anche monitorarli nell’arco del tempo.
Le altre novità previste
Voi sono poi altre novità: una di queste prevede l’introduzione di misure che abbiano lo scopo di garantire parità di genere evitando situazioni discriminatorie. Ad esempio le donne in gravidanza o in allattamento che non abbiano la possibilità di presenziare alle prove nella data prevista dal bando avranno sia possibilità di svolgere le prove in altro momento che farlo nella data prevista ma in spazi che siano idonei all’allattamento.
Inoltre già nel bando dovranno essere specificati il numero di dipendenti uomini e donne per ogni qualifica messa a concorso. Nel caso in cui vi sia una differenza tra i generi superiore al 30% sarà il genere meno rappresentato ad essere privilegiato. Analogo principio sarà concretizzato anche nelle procedure di composizione delle commissioni esaminatrici. Molta attenzione sarà riservata anche alle persone con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento con diverse opzioni previste dal nuovo Dpr per garantire loro lo svolgimento delle prove.