Fondamentale nella vita, ma va trasmesso fin da piccoli: vediamo come insegnare il risparmio in modo facile.
Non sprecare il denaro, imparare a risparmiarlo, non sciupare le occasioni di guadagno che capitano nella vita e poi magari possono non capitare più. Tanti di noi hanno problemi nella gestione del denaro ed è importante insegnare ai figli a dargli il giusto valore specie in una società consumistica come quella occidentale. Nel nostro mondo è difficile insegnare ai figli il valore del danaro perché al giorno d’oggi sembra che l’unico utilizzo possibile per il denaro sia quello di spenderlo.
I capricci per l’ultimo smartphone potentissimo e per i giocattoli che hanno anche gli amici non si contano e cercare di insegnare a mettere qualcosa da parte perché il futuro è imprevedibile non è semplice. Tanti genitori per tenere buoni figli li abituano al classico regalino o premio se fanno i bravi, se mangiano, se studiano, eccetera. Questo non è qualche cosa di salutare perché si abitua il bambino a trovare gratificazione negli oggetti e non nel risparmiare denaro. Vediamo alcuni consigli utili per insegnare ai figli a risparmiare.
I nonni o gli zii regalano spesso dei soldini al bambino e lui non vede l’ora di comprarsi un bel giocattolo: d’altra parte sono soldi suoi e ci può fare quello che vuole. E’ proprio in questo momento che bisogna spiegare ai bambini che quei soldi sono frutto di lavoro e sacrificio e che sarebbe meglio metterli da parte per il futuro. Il primo consiglio è quello di spiegare ai bambini il concetto di priorità.
Facendo la spesa al supermercato insieme a loro si renderanno conto che non si può comprare tutto ma che bisogna scegliere stando all’interno del budget. Dare una paghetta settimanale e un salvadanaio ai propri figli potrebbe essere una buona idea. La paghetta settimanale può essere calibrata in maniera tale da dare al figlio la percezione del fatto che i soldi non sono infiniti e che se una parte rilevante di quella paghetta non finisce ad incrementare il salvadanaio vuol dire che qualcosa non va. Il salvadanaio è un vero e proprio strumento pedagogico per i figli.
Il denaro non deve diventare merce di scambio per i compiti da fare in casa. I compiti da fare in casa devono essere eseguiti a prescindere dai premi in denaro e la gratificazione del bambino dovrà essere nel vedere il gruzzoletto aumentare nel salvadanaio. Per un bambino certamente non è intuitivo avere la gratificazione dal vedere il salvadanaio che si riempie sempre di più ed è più intuitivo avere una gratificazione psicologica dallo scartare un nuovo giocattolo.
Coinvolgere i bambini per quanto possibile nella gestione delle finanze familiari può essere utile perché così si renderanno conto dei salti mortali che fanno i genitori e di come a volte il danaro veramente non basti per tutto. Quando un genitore dice di no all’ennesima richiesta di un giocattolo il bambino non deve prendere questo come un rifiuto cattivo o aprioristico ma venendo coinvolto nelle decisioni sulle spese di casa si renderà conto come questo no nasce da altre priorità che possono essere più importanti e più impellenti.
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