Quando i genitori sono in difficoltà economiche, i figli sono obbligati per legge a dare loro una mano: ecco cosa si rischia in caso contrario.
Quando decidiamo di metter su famiglia, siamo consapevoli che sia il nostro coniuge che gli eventuali figli diventano una nostra responsabilità, anche dal punto di vista economico. Ci sono diverse leggi che garantiscono ai figli il sostegno da parte dei genitori, così come per legge è garantito il sostegno economico del coniuge qualora abbiate contratto matrimonio.
Ma cosa succede quando i figli sono adulti, hanno raggiunto l’indipendenza economica e ad avere bisogno di un aiuto sono i genitori? Una volta che i genitori diventano anziani e non sono più in grado di lavorare potrebbero avere difficoltà nel gestire le spese quotidiane e mensili, specie se sono percettori di una pensione minima.
In un contesto normale, i figli si fanno carico delle spese che i genitori non sono in grado di sostenere senza necessità di richieste formali o di azioni legali, ma cosa succede nel caso in cui dei figli si rifiutino di offrire il proprio sostegno ai genitori? Esiste una legge che tutela i genitori da questa evenienza e che punisce i figli che non si prendono cura di loro?
Prendersi cura economicamente dei genitori anziani è un obbligo sancito dalla legge
Com’è logico che sia, prendersi cura, anche economicamente, dei genitori anziani è un obbligo sancito dalla legge. I figli dunque non si possono rifiutare di dare il proprio sostegno economico ai genitori in difficoltà e qualora si rifiutassero andrebbero incontro a sanzioni pecuniarie e persino alla reclusione. Chiaramente questa forma di assistenze economica si configura nel caso in cui i figli abbiano la possibilità economica di aiutare i genitori e questi non abbiano altre forme di sostentamento.
La legge infatti non prevede un tipo di aiuto simile a quello che i genitori hanno nei confronti dei figli, ma il versamento di alimenti che servano per l’acquisto di beni primari qualora il coniuge sia venuto a mancare. Esattamente come avviene in caso di divorzio con l’assegno per i figli, l’ammontare degli alimenti dipende dalla disponibilità economica (in questo caso dei figli) e dal numero di fratelli. La quota per gli alimenti va infatti ripartita in parti uguali (qualora tutti i fratelli siano in condizione di dare una mano) tra tutti i figli.
Nel caso in cui i figli abbiano la possibilità economica di dare sostegno ai genitori anziani in difficoltà ma si rifiutino, questi possono rivalersi su di loro citandoli in giudizio. Una volta effettuata la denuncia ci sarà un’indagine e un successivo processo, durante il quale il giudice stabilirà la quota di alimenti che i figli sono tenuti a versare mensilmente per il sostentamento dei genitori anziani.
Qualora, in seguito ai controlli effettuati dalle forze dell’ordine, emerga durante il processo che i figli si siano rifiuati senza giusta motivazione a dare sostegno economico ai genitori, il giudice può stabilire una sanzione pecuniaria di 1032 euro e persino la reclusione dei colpevoli.