Il riconoscimento dell’invalidità è importantissimo per moltissime persone non in grado di lavorare. Come si comporta la legge con la fibromialgia?
Se si è in una condizione medica tale per cui non si è in grado di svolgere alcun tipo di lavoro lo Stato dovrebbe considerarci invalidi. Non è così semplice, però. La lista delle patologie per l’invalidità secondo lo Stato italiano è ben precisa e ha delle precise limitazioni.
Le limitazioni della lista succitata possono essere estremamente problematiche per alcune persone che soffrono di patologie riconosciute come dolorose e croniche, ma che non sono contenute nell’elenco ufficiale delle patologie per cui è riconosciuta l’invalidità. Questo porta a delle situazioni paradossali in cui persone che avrebbero bisogno dell’invalidità civile perché impossibilitate a fare qualsiasi lavoro, non possono accedervi a causa di un problema di regole. Una delle categorie che soffrono questa situazione sono coloro che hanno la fibromialgia, una malattia considerata nella categoria delle patologie dolorose croniche invalidanti secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma che secondo la legge italiana non è passabile di invalidità civile.
La fibromialgia è una condizione medica che causa dolore permanente e cronico in tutto il corpo. L’entità del dolore cambia di caso in caso, ma nelle situazioni più gravi il dolore è abbastanza forte da non permettere un’attività lavorativa senza la possibilità di complicazioni. La malattia è cronica e per di più non è stato ancora capito al 100% cosa la provochi ed è quindi anche molto difficile da trattare. In più a questo c’è da aggiungere che a soffrirne sono principalmente persone di età compresa tra 25 e 55 anni, quindi in piena età da lavoro. Nonostante tutto questo, la fibromialgia non è tra le malattie per cui è possibile ricevere l’invalidità.
Vedersi riconosciuta l’indennità per invalidità al lavoro è una cosa estremamente importante per tutte quelle persone che non hanno la possibilità di lavorare per questioni mediche. L’indennità per disabilità è una prestazione che lo Stato garantisce a quelle persone che hanno una condizione fisica o psichica per cui non è possibile per loro avere un lavoro. Gli importi variano a seconda della gravità della malattia e in alcuni casi questa prestazione è l’unica fonte di reddito per le persone coinvolte, specie quelle che non possono contare su una famiglia.
Il riconoscimento della prestazione dipende dal fatto che la malattia impedisca del tutto o parzialmente alla persona che ne soffre di operare in un lavoro. Qui sta il problema con la fibromialgia in Italia, perché il dolore che provoca può essere attenuato con varie metodologie.
Questa malattia può essere trattata semplicemente dal medico di famiglia, senza necessità di rivolgersi a uno specialista. Il dolore può essere attenuato con degli antidolorifici oppure con delle pratiche psicologiche.
Visto che il corpo non riporta effettivamente alcun danno dalla malattia, ma c’è soltanto la sensazione di dolore lancinante, il soggetto che ne soffre può attenuare i sintomi e continuare con il suo lavoro. Questo è il motivo per cui la fibromialgia non è ancora inserita nella lista di malattie per l’indennità in Italia.
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