Dopo mesi difficili finalmente il prezzo del gas ha iniziato a calare progressivamente e, a quanto pare, senza sosta. Quali saranno le conseguenze in bolletta? Scopriamolo insieme.
Il peggio, sul fronte del gas, sembra essere finalmente passato. Dopo mesi burrascosi nel corso dei quali, a causa del conflitto russo in ucraina, i prezzi di questa materia prima hanno toccato livelli stellari ripercuotendosi in bolletta con costi vertiginosi e spingendo il governo ad intervenire immediatamente, oggi la situazione sta progressivamente tornando alla normalità.
Da ormai diverse settimane infatti il prezzo del gas continua a scendere e negli ultimi giorni ha registrato un ulteriore calo sul mercato di riferimento di Amsterdam. Si tratta di un segnale che apre a spiragli molto positivi per il settore energetico, ma come si tradurrà in bolletta?
Prezzo del gas ancora in calo: come cambia la bolletta?
Stiamo parlando di un prezzo che ha toccato i livelli del mese di gennaio 2022, ovvero circa 40 euro per megawattora, grazie alle politiche europee messe in campo dall’avvio della guerra per eliminare la dipendenza dalla Russia di questa materia prima, modificando il sistema degli approvvigionamenti al fine di garantire sia l’afflusso di gas nelle case che il ritorno dei costi a livelli ‘umani’. Entrando nel merito il prezzo del combustibile in Europa è sceso, rispetto a marzo del 4% mentre confrontandolo con i dati pre guerra il calo è pari al 54%; la strada è ancora lunga però dal momento che confrontandolo con i valori pre-pandemia siamo di fronte ad un +241%.
Per quanto riguarda le riserve di gas in Europa i dati sono molto positivi: a fine inverno gli stoccaggi ammontavano al 57%. Lo scenario è positivo anche in virtù del fatto che l’inverno è stato più mite della media e questo ha ridotto la domanda a vantaggio dei prezzi di vendita. Ma anche gli sforzi delle famiglie per ridurre i consumi, razionalizzandoli e ottimizzandoli, ha consentito alla domanda di gas di rimanere contenuta.
Calati i consumi di gas
Basti pensare che in Germania il consumo di gas naturale è sceso, a marzo, del 15% se raffrontato alla media del periodo compreso tra 2019 e 2021. Quello industriale ha addirittura fatto registrare un calo del 21%. Lo stoccaggio è, peraltro, in continua crescita, forte delle spedizioni di Gnl provenienti dagli Stati Uniti.
Ma non siamo ancora completamente fuori pericolo: un prossimo inverno freddo potrebbe portare ad un incremento della domanda e creare un nuovo terremoto sui prezzi. Le sorprese, dunque, non sono ancora finite.