Una bellissima novità dal Governo Meloni: arriva il Reddito di natalità destinato alle mamme che non lavorano.
In arrivo un sussidio che si rivolge a quelle mamme che, per occuparsi di figli e famiglia, hanno dovuto rinunciare a lavorare. Vediamo come funzionerà il Reddito di natalità e cosa bisogna fare per ottenerlo.
Il calo delle nascite è un dramma a cui l’Italia, da anni, assiste impotente. Siamo un Paese in cui il numero delle persone che muoiono supera – e di gran lunga – il numero dei bambini che vengono al mondo. Inutile specificare che, andando avanti di questo passo, siamo condannati ad estinguerci. C’è da interrogarsi sul perché molte coppie decidono di non avere figli. Sicuramente l’instabilità economica, lavori precari, incertezze e preoccupazioni per il futuro non giocano a favore di chi vorrebbe mettere sù famiglia. Quando si decide poi di avere un figlio – inutile negarlo – dal punto di vista lavorativo è la donna a pagare il prezzo più alto.
Una neomamma, nella maggior parte dei casi, deve rinunciare a fare carriera per seguire figli e famiglia. Ma talvolta una donna deve abbandonare del tutto la propria professione se non ha il supporto dei nonni che possano tenere i bambini. Ecco perché tante coppie rinunciano al desiderio di avere figli. Il Governo Meloni, a tal proposito, ha deciso di intervenire con una misura a supporto delle madri che non lavorano: il Reddito di natalità.
Reddito di natalità: ecco come funziona
L’attuale Esecutivo ha deciso di intervenire per mettere mano, in qualche modo, al problema del drastico calo delle nascite. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha proposto un Reddito di gravidanza. Su questa misura, tuttavia, c’è ancora molto da discutere. Non c’è più da discutere, invece, sul Reddito di natalità: il bonus destinato alle madri che non lavorano è stato approvato.
In questi primi mesi di vita, il Governo Meloni ha già messo in campo diversi aiuti per le famiglie più in difficoltà tra cui anche il bonus asilo nido. Per aiutare le mamme che non lavorano, per il 2023, è stata fatta una rivalutazione dell’assegno di maternità dell’8%. Tale bonus è stato concesso dai Comuni e sarà pagato dall’Inps. Questa agevolazione è prevista non solo in caso di nascite ma anche in caso di adozioni e affidamenti pre-adottivi inerenti bambini di età inferiore ai 6 anni. Per poter ottenere il sussidio è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana o comunitaria con residenza in Italia o extracomunitaria con permesso di soggiorno;
- Isee inferiore a 19.185,13 euro annui;
- non essere beneficiari di alcuna copertura previdenziale;
- non beneficiare di altro assegno di maternità Inps da parte dello Stato.
Per richiedere il Reddito di natalità bisogna presentare domanda presso il proprio Comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita del bambino o, in caso di adozione, entro 6 mesi dall’effettivo ingresso del minore in famiglia. Una volta concesso, il bonus vi verrà accreditato entro i 45 giorni successivi sul conto corrente che avrete fornito in fase di richiesta. Ogni mamma non lavoratrice avrà diritto ad un bonus per ogni figlio partorito o adottato. Pertanto in caso di parto gemellare o di adozione plurima, il sussidio verrà raddoppiato.