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Ferie, sai quanti giorni prima devi presentare la richiesta? Ecco la procedura corretta da rispettare

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Nausicaa Tecchio

Giugno si avvicina e si inizia a pensare alle tanto agognate ferie estive. Per riuscire ad averle però bisogna chiederle con il giusto anticipo.

Le belle giornate viste dalla finestra dell’ufficio invogliano già a partire e molti stanno valutando dove passare le vacanze. Ci sono periodi a cui tutti i colleghi puntano e trovarsi d’accordo non è semplice, ma non è l’unica difficoltà. La richiesta di ferie richiede un certo preavviso perché il datore di lavoro possa organizzarsi considerando che tutti a turno andranno in vacanza. Va considerato anche il periodo produttivo perché in certi momenti l’azienda può respingere alcune richieste se c’è necessità di maggiore presenza da parte del personale.

valigia per l'estate
Prima di sognare le vacanze è meglio essere sicuri di avere il permesso (ilovetrading.it)

Non esiste un preavviso minimo per le ferie, tuttavia prima lo si dirà maggiore saranno le possibilità di vedere accolta la richiesta. Un altro consiglio è quello di sondare quante persone desiderano partire attorno alla stessa data. Difficilmente se metà ufficio punta a metà luglio la direzione riuscirà a soddisfare tutti. Per questo ormai la prassi è che la richiesta si presenti due mesi prima del periodo di ferie desiderato.

Nelle imprese medie e grandi si preferisce la forma scritta per chiedere le ferie mentre nelle realtà minori può essere ammesso anche l’accordo verbale. Ogni anno un lavoratore ha di norma quattro settimane da richiedere e solitamente due di queste si fruiscono in modo continuativo. Tuttavia in alcuni casi i giorni si maturano mensilmente e occorre fare i dovuti calcoli.

Presentare la richiesta scritta

La prassi è mandare un’email dove indicare nell’oggetto “richiesta periodo di ferie”, precisare i giorni che si sono maturati e le date in cui si sarà assenti. Il tono da adottare nel messaggio è quello formale e per concludere conviene aggiungere una precisazione circa la propria flessibilità a riprogrammare le ferie. In questo modo si dimostrerà buon senso e un atteggiamento propositivo.

viaggiatori con valige
Sapendo come procedere partire sarà più facile. (ilovetrading.it)

In caso di rifiuto occorre tenere presente che il datore di lavoro deve sempre allegare la motivazione e proporre un periodo alternativo. Durante il corso dell’anno un impiegato deve infatti godere di almeno due settimane di riposo. I giorni rimanenti vanno comunque fruiti entro i 18 mesi successivi al termine dell’anno considerato. Diversamente il datore di lavoro rischia di dover erogare un risarcimento danni.

In alcuni casi è possibile che un’azienda preveda delle ferie collettive, stabilendo dei periodi (spesso ad agosto) dove rimane chiusa. In questo modo i lavoratori sanno sempre quando poter prenotare le vacanze almeno per il periodo estivo.

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