Se mettendo a posto la soffitta vi capitasse di trovare un vecchio gettone telefonico, non è il caso di buttarlo. Potresti aver trovato un tesoro.
I meno giovani tra noi potranno ricordare il tempo in cui, in mancanza di telefoni cellulari, per chiamare dalla strada dovevamo utilizzare i telefoni pubblici a gettoni. Questi gettoni oggi sono fuori produzione e possono essere molto interessanti per certi collezionisti.
Il mondo del collezionismo è per molti qualcosa di bislacco e misterioso. Un mondo di persone disposte a cedere somme folli di denaro per oggetti che all’apparenza potrebbero sembrare di un valore molto inferiore. Pensiamo, per esempio, ai vecchi gettoni telefonici. Si tratta di oggetti ormai in disuso esattamente come lo sono le cabine telefoniche a gettoni che ancora ogni tanto si vedono per strada, testimonianze di un’altra epoca della telefonia e nient’altro. Se già quando erano in utilizzo i gettoni costavano pochissimo, oggi che non hanno alcuna utilità pratica possono essere acquistati solo a fini collezionistici, ma alcuni di questi, proprio perché molto rari, possono raggiungere cifre impensabili.
Coniati per la prima volta a Milano nel 1927, i gettoni telefonici hanno mantenuto la loro funzione per circa 80 anni della storia italiana. Mescolati con le monete di uso comune, sono stati un passo importante per le telecomunicazioni italiane per quasi un secolo. Nella pratica, si tratta di dischetti di bronzo e alpacca prodotti dall’azienda STIPEL, il suo nome era coniato su ogni pezzo sul lato dritto sopra il simbolo della cornetta e l’anno di conio, stampato nella parte bassa del gettone.
Il cambiamento dei gettoni telefonici negli anni e il loro valore
I gettoni telefonici sono cambiati molto nel corso del tempo. Dai primi del 1927 ai più recenti all’inizio del 2000 ci sono state varie modifiche al design. Presto si è passati ad avere dei gettoni che recano la scritta GETTONE TELEFONICO sul dritto, sopra il codice a quattro cifre che ne segnano mese e anno di conio (per fare un esempio, 7711 significa che il gettone è stato coniato a novembre 1977), mentre sul rovescio presenta non più la cornetta, ma un telefono a rotella.
Da questi dettagli si può riconoscere di che tipo di gettone siamo in possesso e capire quanto potrebbe essere ricercato dai collezionisti. Più un gettone è raro, magari di un’annata o una partita per cui sono stati realizzati pochi pezzi, più ha valore oggi. Alcuni codici di conio, ad esempio 6504, 7412, 7304, 7704 e 7110 possono avere un valore incluso tra 50 e 90 euro al pezzo.
I dettagli che rendono il gettone più costoso
Non è soltanto l’anno di produzione, e quindi la rarità del gettone, a definirne il valore. Una delle particolarità che vengono controllate dai collezionisti all’acquisto di un pezzo è lo stato di conservazione del pezzo stesso. Un gettone conservato in maniera impeccabile avrà più valore rispetto che uno utilizzato migliaia di volte e quindi con segni e ammaccature.
Un altro elemento da considerare è il caso dei gettoni con errori di conio. Così come accade con le monete, anche coi gettoni telefonici ci possono essere pezzi che sono sfuggiti ai controlli dell’azienda e che possono aver mantenuto degli errori sul gettone che li rende unici.