Non sempre tutto è come appare: talvolta dietro il lusso si nasconde un bluff. A parlarne sono ex dipendenti dello chef Salt Bae.
Siamo sicuri che prezzo più alto sia necessariamente sinonimo di qualità migliore? A volte un grande lusso nasconde solo un grande bluff. Alcuni ex dipendenti del rinomato chef Salt Bae, svelano tutti gli “altarini”.
La fama di Salt Bae ormai precede la sua cucina. In pochi anni il “re della carne” ha aperto ristoranti ad Abu Dhabi, a Dubai, a Los Angeles, a Las Vegas, a Mykonos e a New York. La bistecca ricoperta d’oro è diventata il suo pezzo forte come forte è il prezzo da pagare a fine pasto. Nusret Gökçe è il vero nome del manager e il suo impero culinario si estende su tre continenti. Lui viaggia spesso da un ristorante all’altro con jet privati e non perde occasione per scattare selfie con gli ospiti famosi.
Nel suo ristorante di New York, i clienti possono pagare 300 dollari per un “Golden Burger”. Il suo ristorante a Londra da solo ha registrato incassi per 9,2 milioni di dollari nei primi tre mesi del 2023. Ma sarà tutto reale? E, soprattutto, la qualità dei piatti, sarà davvero all’altezza di questi prezzi? Alcuni ex dipendenti di Salt Bae descrivono un mondo parallelo, spiegano che dietro a quell’immagine di imprenditore che vive nel lusso più sfrenato si nasconde un datore di lavoro che discrimina i suoi dipendenti, non rispetta le leggi, ruba le mance e che ha instaurato un clima di terrore. Infatti contro il manager sono ben 7 le cause ancora in corso.
Salt Bae: ecco cosa si cela dietro il lusso
Cinque ex griller al Nusr-Et New York hanno descritto lo stile manageriale di Salt Bae aggressivo: lo chef- a detta loro- spesso imprecava contro i dipendenti e li incolpava degli errori dei colleghi. Un ex barista del ristorante Gökçe di Mykonos ha paragonato Salt Bae a un dittatore. Ma le accuse peggiori arrivano dalle donne.
L’ex barista della steakhouse londinese, ha paragonato il suo ambiente agli “Hunger Games“, dicendo che i membri dello staff non sapevano mai se sarebbero stati licenziati prima della fine del loro turno. Due ex dipendenti di ristoranti a Mykonos e Dubai hanno detto di averlo visto chiedere massaggi a un impiegato del ristorante. Diverse donne hanno raccontato che le cameriere venivano costrette ad indossare abiti succinti e provocanti e chi non obbediva veniva licenziata.
Anche il lusso – stando alle dichiarazioni degli ex dipendenti- sarebbe tutto una farsa. Tovaglioli, piatti e bicchieri sarebbero stati comprati a buon mercato. Non solo: i membri del personale sono stati costretti a pagare per i loro errori. Un ex impiegato di Dubai, un food runner, aveva consegnato un sacchetto di bistecca avanzata al tavolo sbagliato: ha dovuto pagare 140 dollari che sono stati tagliati dalle sue mance mentre un cameriere ha dovuto pagare al posto dei clienti che erano andati via senza saldare il conto. Sarà forse per tutte queste ragioni che Salt Bae non è ancora tra i 10 chef più ricchi al mondo?