Attenzione a questo dato bancario che diamo con naturalezza: chi ne entra in possesso può usarlo contro di noi.
L’usurpazione di identità è un fenomeno crescente da quando esistono lo SPID, le identità digitali e tutte le attività online. Dobbiamo stare attenti al nostro codice IBAN perché fornirlo con leggerezza non è qualcosa di prudente. Quando ci abboniamo ad un servizio o in altri casi comuni della vita ci viene chiesto il codice IBAN. Questo codice è un po’ come il numero di targa del nostro conto corrente, ma quando lo comunichiamo siamo presi dai dubbi perché non sappiamo chi c’è dall’altra parte.
Cerchiamo di capire quali rischi si corrono a comunicare questo codice. L’IBAN è un codice alfanumerico che identifica un conto bancario in ambito internazionale. Le prime due lettere identificano il paese, poi c’è un numero di controllo e il numero di conto effettivo. L’utilità dell’IBAN è quella di poter consentire transazioni internazionali perché questo numero è accettato e compreso in tutto il mondo.
Attenzione al codice IBAN: in questi casi può metterti in difficoltà
Sia i privati che le aziende possono utilizzare questo codice per bonifici e transazioni. Se il codice IBAN del nostro conto finisce nelle mani sbagliate può essere utilizzato per scopi fraudolenti. In linea di principio se si comunica il proprio codice IBAN e i dati anagrafici, chi riceve queste informazioni non può avere accesso al conto. Se forniamo il nostro codice IBAN e dati anagrafici per un addebito periodico tramite RID come capita per le utenze domestiche o gli abbonamenti c’è il rischio di vedersi prelevate dal conto spese non previste persino dopo aver richiesto la fine del servizio.
L’addebito ricorrente tramite RID da questo punto di vista è un problema perché concretamente si autorizza chi c’è dall’altra parte a prelevare più volte dal conto. La cosa da non fare mai è quella di fornire le credenziali di accesso al nostro home banking. Non ha importanza per quale motivo ci vengano richieste o addirittura se chi ce le richieda si qualifichi come un operatore della banca: le credenziali di accesso all’home banking non vanno fornite mai perché in questo caso il rischio è quello dello svuotamento del conto corrente.
Anche ricevere bonifici può essere pericoloso
Questi due casi vanno tenuti ben presenti perché di norma il nostro conto corrente è al sicuro ma ci sono queste due eventualità che potrebbero metterlo a rischio. Anche un bonifico a nostro favore può essere un pericolo. L’IBAN consente a chiunque lo conosca di farci un bonifico senza dover essere autorizzato da noi. Se questo proviene da una persona sottoposta ad indagini o attenzionata dalle forze dell’ordine, questo bonifico potrebbe farci finire nel gorgo delle indagini e degli accertamenti.