L’Unione Europea sta preparando nuove norme per regolamentare i processi di produzione e l’etichettatura di alcuni prodotti: ecco quali.
Le normative europee per il commercio del cibo sono molto rigorose e mirano a garantire la sicurezza alimentare e la protezione dei consumatori. In Europa, i produttori di alimenti devono seguire una serie di regole dettagliate che coprono tutti gli aspetti della produzione, dalla coltivazione degli ingredienti alla distribuzione dei prodotti finiti.
La normativa alimentare dell’Unione Europea prevede l’etichettatura obbligatoria degli alimenti, che deve indicare tutte le informazioni relative alla composizione, agli ingredienti, alla data di scadenza e al contenuto nutrizionale. Inoltre, gli additivi alimentari e le sostanze chimiche utilizzate nella produzione degli alimenti sono regolamentati da leggi specifiche. Recentemente, l’attenzione dei legislatori europei si è concentrata sui prodotti agricoli.
L’UE vuole etichette più chiare per i consumatori
La Commissione Europea ha presentato diverse proposte per la revisione delle norme di commercializzazione dei prodotti agricoli. Le modifiche riguardano soprattutto l’etichettatura di origine dei prodotti, la riduzione degli sprechi alimentari e l’adattamento alle esigenze dei consumatori.
In particolare, le norme sull’etichettatura di origine diventerebbero più chiare e obbligatorie per alcuni prodotti come il miele, le noci, la frutta secca e la frutta e verdura trasformate. Inoltre, diventerebbe obbligatorio elencare il paese di origine dei prodotti sulla confezione. Questa modifica dovrebbe aumentare la trasparenza per i consumatori e promuoverebbe la produzione di prodotti nell’UE.
Per ridurre gli sprechi alimentari, le revisioni proposte prevedono che i prodotti colpiti da calamità naturali o da altre circostanze eccezionali potrebbero essere comunque consumati se le analisi di laboratorio stabilissero la loro sicurezza. Per semplificare la vita degli operatori, i prodotti destinati alla donazione potrebbero essere esentati dai requisiti di etichettatura.
Produzione di marmellate e uova: le novità volute dall’UE
Le norme proposte riguardano anche i succhi di frutta, che potrebbero portare la menzione “senza zuccheri aggiunti” per chiarire che, contrariamente ai nettari di frutta, i succhi non possono contenere zuccheri aggiunti. Inoltre, i succhi di frutta riformulati potrebbero indicare sull’etichetta “succo di frutta a tasso ridotto di zuccheri” per rispondere alla crescente domanda di prodotti con meno zuccheri.
Infine, le modifiche proposte riguardano anche le confetture e le marmellate, che dovrebbero avere un contenuto di frutta maggiore, con un aumento da 350 a 450 grammi minimi (550 per i prodotti di alta qualità) per chilogrammo di prodotto finito. Per quanto riguarda le uova, i pannelli solari potrebbero essere introdotti nei sistemi di produzione all’aperto per stimolare l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili e la stampigliatura delle uova verrebbe effettuata direttamente in azienda per migliorare la tracciabilità.
In sintesi, le normative europee per il commercio del cibo sono estremamente rigorose e mirano a garantire la sicurezza alimentare e la protezione dei consumatori, nonché a promuovere la sostenibilità e la giustizia sociale.