Si parla tanto di detrazioni e deduzioni, ma vanno in fumo per banali errori e dimenticanze. Vediamo come non perderli.
La dichiarazione dei redditi è un momento delicato per gli italiani perché si devono sborsare cifre notevoli e gli errori anche incolpevoli possono costare cari. Dal 2 maggio sarà possibile iniziare a visionare il 730 precompilato nel cassetto fiscale e dal’11 maggio sarà possibile modificarlo. La dichiarazione dei redditi è ancora più importante per chi desidera avere un rimborso fiscale relativo alle spese sostenute l’anno precedente.
Le detrazioni e i rimborsi più diffusi sono quelli per la ristrutturazione della casa e per la spesa sanitaria. In questo articolo vedremo come gli errori in questo campo possono essere pericolosi e come evitarli. Uno dei problemi principali quando si tratta di rimborsi da 730 è quello nel quale incorrono gli incapienti. Il rimborso fiscale non è un “regalo” erogato dal Fisco.
Il rimborso si riceve perché l’anno precedente si sono pagate più tasse del dovuto o per ragioni rigorosamente elencate. Per il 2023 tutto dipende dalle ritenute IRPEF delle certificazioni uniche. Se le ritenute IRPEF e le trattenute sono inferiori all’eventuale rimborso, il contribuente non prenderà la cifra che si aspetta. Nel caso in cui non siano state operate ritenute e addizionali o comunque se le detrazioni per lavoro dipendente o carichi di famiglia superano l’imposta non ci sarà nessun rimborso e questo è il caso dell’incapiente.
Facciamo l’esempio delle spese funebri che possono essere scaricate e che vengono quasi sempre perdute perché la fattura viene fatta un soggetto che non è fiscalmente capiente. L’incapienza non è un errore ma impedisce di fruire di questi aiuti fiscali. Un errore da evitare è quello delle spese non tracciabili. Tutte le spese che possono dare diritto a una detrazione fiscale devono essere necessariamente pagate con strumenti tracciabili.
Chi ha pagato il dentista o la palestra del figlio in contanti non potrà fruire di questi aiuti venendo a mancare il requisito della tracciabilità. La diffusa pratica delle visite mediche pagate in nero fa si che queste sfuggano al radar del Fisco e non possano beneficiare della detrazione fiscale. Gli esperti sottolineano come siano un numero consistente le visite mediche per le quali nessuno richiede vantaggi fiscali perchè pagate con mezzi non tracciabili.
Da evitare sono anche gli errori di compilazione. La precompilata non deve farci dimenticare che tutto va verificato e controllato perchè qualsiasi discrepanza è a carico di chi presenta la dichiarazione. Il Fisco è severo da questo punto di vista e basta poco per far sfumare la detrazione fiscale.
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