Ecco le categorie di professionisti che, dopo aver avanzato la richiesta del Bonus 150 Euro ed essersela vista bocciare dall’INPS, possono ora presentare la domanda di riesame.
La conferma è arrivata direttamente dall’INPS: i professionisti che si sono visti bocciare la richiesta del Bonus 150 Euro possono ora avanzare la domanda di riesame della loro richiesta. L’INPS ha pubblicato la nota attraverso il messaggio 1389/2023, visionabile anche tramite il portale online dell’Istituto.
Nel messaggio, l’INPS ha informato di aver concluso la fase di gestione centralizzata delle istanze prodotte e dunque di potersi ora dedicare alla valutazione delle domande di riesame di quanti si sono visti inizialmente negare il Bonus. Per procedere, è necessario rispettare i tempi massimi di consegna della richiesta, pari a 90 giorni dalla pubblicazione del messaggio, e dunque entro e non oltre il 13 Luglio prossimo.
Il messaggio riporta anche i motivi che hanno condotto l’INPS a restituire l’esito negativo alle domande, cosa fare per rimediare e dunque giungere ad ottenere un esito positivo e quali documenti allegare alla domanda di riesame. Il provvedimento vale per alcune categorie di professionisti: scopriamo quali sono.
Le categorie di professionisti che possono avanzare domanda di riesame per il Bonus 150 Euro
Sono tre le categorie a cui l’INPS si è rivolta con il messaggio 1389/2023: i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, i lavoratori stagionali definiti “intermittenti” e a tempo determinato e gli iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo. Per questi ultimi, vengono ammessi i percettori di reddito che risultino aver ottenuto nell’anno 2021 almeno 50 contributi giornalieri versati nel Fondo, per un importo totale non eccedente i 20.000,00 Euro.
Per avanzare la domanda di riesame, è possibile recarsi presso il portale online dell’INPS e visitare la sezione “Sostegni, Sussidi ed Indennità”, dopodiché selezionare “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità”, “Strumenti”, “Vedi tutti”, “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” ed infine “Utilizza lo strumento”. Si accederà quindi all’interno di un ambiente dal quale sarà possibile richiamare le “Ricevute e Provvedimenti” e quindi l’operazione “Chiedi Riesame”.
L’Istituto ha specificato inoltre che i lavoratori che appartengono alle categorie menzionate ma che non hanno avanzato la prima domanda entro lo scorso 31 Gennaio, non potranno avanzare la richiesta di riesame. Per maggiori informazioni e dettagli, è possibile visitare il portale ufficiale dell’INPS o, in alternativa, rivolgersi fisicamente presso uno degli sportelli presenti ed attivi sul territorio.