Vediamo cosa conviene per farsi aiutare nella dichiarazione dei redditi: le cifre variano molto.
Arriva la stagione odiata della dichiarazione dei redditi. Per chi sceglie di integrare quella precompilata il prezzo dipende dal tipo di servizio richiesto. Cerchiamo di capire i costi del CAF e del patronato. La dichiarazione dei redditi precompilata va controllata dal contribuente o dal suo commercialista oppure dal CAF.
Se ci sono errori sarà il contribuente a risponderne. Il costo complessivo del 730 varia anche in base alla città e al tipo di rapporto che si ha con il CAF. Se ci si rivolge al CAF si ha l’assistenza completa per quello che riguarda la dichiarazione dei redditi. Si può chiedere il calcolo delle tasse e i rimborsi a cui si ha diritto. Di norma l’assistenza del CAF è gratuita ma bisogna pagare una quota associativa che oscilla tra i cinquanta e gli 80 euro.
Cifre diverse e servizi pensati per utenze differenziate
Se si sceglie il solo invio, portando al CAF il modello già compilato il costo sarà sui 20 euro. Per la compilazione si parte dai 45 euro se non si è iscritti. Rivolgersi al CAF o al patronato è sostanzialmente la stessa cosa. Il patronato di solito si indirizza a specifiche categorie di lavoratori mentre il CAF è aperto a tutti ma il tipo di assistenza offerta e le cifre sono simili. Il meccanismo è sempre quello di consegnare la documentazione a CAF e patronato perché la elaborino e la trasmettano all’Agenzia delle Entrate.
Rivolgersi al commercialista costa di più. La cifra è consistente ma se le detrazioni sono numerose e se la situazione fiscale è complessa converrà avvalersi della consulenza del professionista. Se si desidera fare il 730 completamente gratis basterà utilizzare il modello precompilato dell’Agenzia delle entrate e integrarlo personalmente con le informazioni mancanti. Il precompilato non ha nessun costo per il cittadino perché è creato dai sistemi informatizzati del Fisco.
Si può fare tutto da soli? La disintermediazione non è per tutti
In questo modo l’esborso sarà nullo ma bisogna essere capaci di fare le modifiche in modo autonomo sempre che siano necessarie. Secondo molti il futuro del fisco è proprio questo e si chiama disintermediazione. Attraverso l’intelligenza artificiale i cittadini dovrebbero riuscire a fare tutto direttamente dalla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate e commercialisti, CAF e patronati dovrebbero vedersi ridurre la loro importanza. Pensare che oggi i cittadini possano abbandonare CAF e patronati grazie ai servizi del Fisco è irrealistico. Ben pochi hanno le competenze per utilizzare il 730 precompilato senza rischiare di avere guai, accertamenti o fastidi magari anche incolpevolmente.