Tante detrazioni sulla dichiarazione dei redditi, ma vediamo se davvero quella del 2023 è più vantaggiosa.
Tante novità sul modello 730 e sulla dichiarazione dei redditi: ascoltiamo il parere dell’esperto rispetto a quella dell’anno scorso. Dal 2 maggio sarà disponibile on-line la dichiarazione dei redditi precompilata. Le novità ci sono sugli scontrini e sui documenti delle spese sanitarie non modificate. L’innovazione principale è la riduzione dell’aliquota IRPEF tra 15.000 e i 50.000 euro.
Lo scaglione più elevato e cioè quello del 43% viene ampliato. Secondo l’esperto vengono notevolmente rimodulate le detrazioni e cambiano tra lavoro dipendente e pensioni. Non si deve dimenticare che tra le detrazioni si possono inserire quelle dei lavori fatti per l’eliminazione delle barriere architettoniche che valgono il 75%. Un’altra spesa che si può detrarre è il canone di locazione per gli under 31 a basso reddito.
Spunta anche il credito d’imposta sulle donazioni al terzo settore. Di particolare valore ecologico è la detrazione per l’acquisto dei sistemi di accumulo di energia da fonti rinnovabili. Per chi ha la necessità dell’attività fisica adattata, anche questi programmi di esercizio fisico pensati per le patologie croniche possono essere inseriti nel 730. Saranno esclusi dai controlli i dati delle spese sanitarie che non vengono modificati nel precompilato.
Una novità rilevante per le famiglie è anche quella sull’Assegno Unico Universale. Questo aiuto per tutti i nuclei familiari con i figli a carico nasce nel marzo 2022 e prende il posto delle detrazioni. Di conseguenza le detrazioni spariscono dal modello 730. Nel complesso il modello 730 attuale non appare radicalmente diverso rispetto a quello dell’anno scorso. La novità introdotta dall’Assegno Unico ha il suo peso ma i tanti vantaggi sbandierati dal Governo potrebbero essere concretamente piuttosto ridotti per varie categorie di contribuenti.
A quanto pare la vera rivoluzione ci sarà il prossimo anno con i 10.000 euro di sgravi fiscali per le famiglie con i figli. Secondo quanto trapelato dal Ministro Giorgetti per contrastare il crollo della natalità italiana, i nuclei familiari con almeno due figli (o secondo altre voci anche quelli con un figlio) dovrebbero avere uno sconto fiscale mai visto di 10.000 euro.
Questa agevolazione dovrebbe valere fino ai 14 anni di età oppure altri sostengono che dovrebbe valere fino alla laurea. Nel modello 730 di quest’anno di tutto ciò ovviamente non si parla perché allo stato attuale è solo un progetto. Anche per questo gli esperti sottolineano che l’attuale 730 non si discosta sensibilmente da quello precedente e che i vantaggi per i lavoratori appaiono più che compensati dalla forte inflazione.
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