In molti se lo stanno chiedendo da tempo. In questo articolo ti spieghiamo finalmente che fine fanno i crediti edilizi
Il Superbonus 110% è stata una delle misure più popolari, ma allo stesso tempo controverse, dell’ultimo periodo.
Molti italiani si sono avvalsi di questa agevolazione fiscale per ristrutturare le proprie case, ma c’è chi ha criticato questa iniziativa definendola troppo costosa per le casse dello Stato. Con l’insediamento del nuovo governo Meloni, è stata decisa una riduzione del Superbonus, ma restano comunque dei dubbi rilevanti. In particolare, molti si chiedono che fine faranno i crediti edilizi accumulati durante l’utilizzo del bonus. Nel resto dell’articolo spiegheremo finalmente come funziona questo meccanismo e quali sono le prospettive per chi ha usufruito del Superbonus.
Ecco che fine fanno i crediti edilizi non ancora utilizzati
Il settore edilizio rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia italiana e, in particolare, per il rilancio dell’economia post pandemia. Il Superbonus 110% ha certamente dato una forte spinta a questo settore, ma ci sono ancora molti aspetti da chiarire. In particolare, molti si domandano che fine faranno i crediti edilizi accumulati durante l’utilizzo del bonus. Nel resto dell’articolo esploreremo in dettaglio questo argomento e cercheremo di fornire alcune risposte in merito.
Uno dei principali problemi legati al Superbonus 110% riguarda la gestione dei crediti edilizi. Fin dall’istituzione della misura, si è cercato di trovare una soluzione per la loro gestione, come ad esempio l’inserimento dei crediti nei modelli F24. Tuttavia, la questione rimane controversa e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti si è mostrato contrario alla soluzione proposta. Tuttavia, ci sono anche altre soluzioni che potrebbero essere messe in campo per risolvere questo problema. Il Presidente della commissione Finanze della Camera Marco Osnato ha annunciato che ci saranno presto importanti novità sulla questione.
Oltre all’inserimento dei crediti nei modelli F24, si sta discutendo di convertire i titoli invenduti dalle banche degli ultimi 10 anni in buoni del tesoro poliennale o Btp. Il Presidente della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato, ha dichiarato che ci saranno novità sulla questione che includeranno una soluzione innovativa per risolvere i problemi residui. Allo stesso tempo, le banche stanno ricominciando a comprare crediti, come il Banco BPM che ha impegni per l’acquisto di crediti fiscali sottoscritti, mentre Intesa Sanpaolo avrebbe già raggiunto la sua capacità fiscale dopo aver acquistato crediti per circa 16 miliardi.