Tanti dati non vanno inseriti nell’ISEE e lo rendono più basso ed utile per avere i bonus.
Anche se l’ISEE è un documento complesso da compilare bisogna ricordare che è fondamentale per accedere ai bonus e alle detrazioni. Oggi arrivano chiarimenti sull’ISEE e in questo articolo cercheremo di capire come questi possono essere utili alle famiglie. Questo documento non è altro che un indicatore della situazione economica della famiglia e misura sia il numero dei componenti del nucleo familiare che le fonti di reddito e proprietà.
Grazie a questo documento lo Stato conosce la quantità di danaro che una famiglia possiede e eventuali stipendi, rendite, immobili, pensioni, sussidi, auto, eccetera. Oggi i bonus possono essere richiesti quasi solo telematicamente oppure andando al CAF. Ci sono degli elementi che non rientrano nell’ISEE e che non condizionano il suo calcolo.
La nuda proprietà di un immobile di cui non si gode l’usufrutto non rientra nel calcolo e quindi non va indicata. Per fare un esempio pratico, se si ha soltanto la nuda proprietà di un appartamento, finché è in vita l’usufruttuario, il valore di quell’immobile non dovrà confluire nell’ISEE e quindi non andrà ad aumentarlo. I gioielli, opere d’arte e preziosi non vanno indicati nel documento così come i dispositivi elettronici e le moto al di sotto dei 250 cm cubici.
Gli impianti fotovoltaici sono esenti dall’ISEE se sono entro i 3 kilowatt e occupino una superficie inferiore ai 150 metri quadri. Con l’esclusione di questi elementi dal famoso indicatore, il bonus diventa più facile e più vicino. A prescindere dall’agevolazione che vogliamo chiedere, se questo documento risulta più basso le probabilità che il nostro nucleo familiare rientri saranno maggiori. Ovviamente tutto questo viene fatto nel rispetto della legge e non utilizzando metodi furbeschi che poi saranno probabilmente scoperti dal fisco.
Sbagliare a compilare l’ISEE è un doppio problema. Se questo documento risulta troppo alto si perderanno bonus ed aiuti fiscali. Se a causa di un errore di calcolo dovesse risultare al Fisco più basso della realtà, ciò potrebbe apparire una frode e si rischierebbe di dover restituire i bonus e di pagare anche pesanti sanzioni. I CAF ricordano come questo documento sia indispensabile e non vada banalizzato. Si tratta di una comunicazione fiscale e come tale va redatta con scrupolo per evitare poi problemi che potrebbero essere anche di valore superiore agli aiuti che si sono percepiti.
Sempre di corsa? Ti capisco, ma ho un trucco che può aiutarti a liberare tempo…
La pressione fiscale in Italia è uno degli argomenti più discussi e sentiti sia da…
L’assicurazione auto è una polizza di responsabilità civile che i proprietari di un autoveicolo devono…
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…