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INPS: pensioni a rischio senza i migranti, quando smetteranno di essere erogate

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Salvatore Dimaggio

INPS annuncia che le pensioni potrebbero bloccarsi e servono più migranti per pagare i contributi. Ecco il duro allarme.

Pasquale Tridico ha fatto dichiarazioni molto forti alla stampa che gettano una luce cupa sul futuro delle pensioni. Il presidente dell’INPS ha detto che senza migranti tra vent’anni i conti dell’Istituto della previdenza sociale saranno critici. Si è molto discusso riguardo questo ma già gli esperti da tempo sottolineavano che entro una ventina d’anni l’istituto potrebbe essere in condizione di non riuscire più ad erogare i trattamenti pensionistici.

Pensioni a rischio a causa dei pochi contributi
Le nostre pensioni future sono a rischio – ilovetrading.it

Il presidente ha poi sottolineato che cambiare la legge Fornero peggiorerebbe ancora il quadro della situazione. La riforma Fornero è molto contestata ed è dura con i pensionati. Da quando è arrivata questa riforma andare in pensione è difficile e le cifre sono basse specialmente se rapportate all’inflazione di oggi.

Tanti i temi trattati ma i contributi sono troppo bassi

Tridico è poi intervenuto sul salario minimo sostenendo che sia indispensabile e non alternativo ai contratti collettivi. L’Istat ha comunicato che nel 2022 c’è stato il record minimo di nascite in Italia. Se si fanno sempre meno bambini il rapporto tra lavoratori e pensionati si sfasa e fra 20 anni non ci saranno i soldi e i versamenti di contributi necessari per coprire le pensioni.

Natalità bassa e le pensioni sono a rischio
Pochi figli ed il sistema pensionistico non si sostiene – ilovetrading.it

Tra 20 anni secondo Tridico avremo 230.000 diplomati e 70.000 laureati. Il presidente dell’INPS ricorda che oggi abbiamo 16,5 milioni di pensionati. Ben presto avremo un rapporto di uno a uno tra pensionati e lavoratori e questo rapporto diventa sempre più sfavorevole con l’andare del tempo. Quindi o in Italia si inverte il trend della natalità oppure le pensioni sono a serio rischio. Il Governo per cercare di invertire questa tendenza adesso parla di offrire uno sgravio fiscale di 10.000 euro a tutte le famiglie che facciano un figlio.

L’idea del Governo può cambiare le cose ma il rischio sulla tenuta del sistema pensionistico è forte oggi

Non è chiaro l’impatto di questa mossa e lo si vedrà nel tempo ma molti esperti sottolineano che senza uno stato sociale forte che sostenga nel tempo la famiglia che faccia la scelta di fare un figlio, la natalità continuerà a diminuire. Le indagini statistiche ricordano come oggi le coppie tendenzialmente abbiano timore a fare figli perché temono di non poterli mantenere nel tempo. Se non cambia lo stato sociale ed il sostegno alla famiglia il trend difficilmente potrà invertirsi e la previsione di Tridico rischia di diventare la realtà di domani.

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