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Ferie in busta paga, attento o possono fregarti: ecco come leggere davvero il cedolino|Sbagliano quasi tutti

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Paolo Pontremolesi

Il cedolino delle ferie risulta spesso poco comprensibile per i lavoratori. Ecco il significato delle singole voci contenute nella busta paga.

Le ferie maturate rappresentano il numero di giorni di ferie a cui il lavoratore ha diritto, in base alle ore o ai giorni di lavoro effettuati nel corso dell’anno. Solitamente, le ferie maturate vengono riportate sulla busta paga e aumentano progressivamente con il tempo di servizio prestato dal lavoratore presso l’azienda. Tuttavia, le modalità di calcolo delle ferie maturate possono variare a seconda del contratto collettivo applicato dall’azienda.

Leggere il cedolino delle ferie non è sempre facile
Molti lavoratori sono confusi quando leggono la voce delle ferie della busta paga: ecco come fare – ilovetrading.it

In genere, un lavoratore dipendente a tempo pieno ha diritto a 26 giorni di ferie all’anno, a meno che non sia previsto diversamente dal contratto di lavoro. Per quanto riguarda i permessi, il loro numero dipende dalle disposizioni del contratto collettivo applicato dall’azienda del lavoratore. Tuttavia, sia le ferie che i permessi possono essere incrementati tramite la contrattazione collettiva aziendale.

Quando a fine mese arriva la busta paga, molti lavoratori si affaticano per comprendere cosa c’è davvero scritto e come interpretare la voce delle ferie maturate. Di seguito alcuni consigli per una migliore comprensione.

Le voci del cedolino: ecco cosa significano

Solitamente, le voci delle ferie in busta paga sono suddivisi in tre categorie: “ROL“, “EX FESTIVITÀ” e “PERMESSI“. Il termine “permessi” si riferisce a tutte le tipologie di permessi previsti dal contratto collettivo. La sigla ROL indica un tipo specifico di permesso, ovvero le ore di astensione dal lavoro. I permessi ex festività, invece, sono stati introdotti per compensare la cancellazione di alcuni giorni festivi che erano previsti in passato.

Le categorie sono poi divise in quattro sezioni:

  1. Anno precedente: qui vengono indicati eventuali giorni o ore di ferie e permessi non utilizzati nell’anno precedente;
  2. Maturati anno: qui sono riportati i giorni o le ore di permesso maturati fino al mese di riferimento della busta paga;
  3. Goduti anno: questa casella si riduce ogni volta che il lavoratore usufruisce di un giorno o un’ora di ferie o permesso, fino al mese di riferimento della busta paga;
  4. Residuo o saldo: questa casella indica quanti giorni o ore di permesso rimangono per il mese di riferimento della busta paga.
Le voci del cedolino delle ferie non sono sempre chiare per i lavoratori
Il cedolino delle ferie è un documento che viene emesso dal datore di lavoro per informare il dipendente sulle ferie maturate e non utilizzate durante l’anno lavorativo – ilovetrading.it

Sulla busta paga, i giorni di ferie e permessi possono essere espressi in ore o direttamente in giorni. Nel caso in cui vengano riportati in ore, per sapere quanti giorni di ferie o permessi sono stati accumulati, è necessario dividere il numero di ore per l’orario medio giornaliero del lavoratore.

Le ferie maturate rappresentano il numero di giorni di ferie a cui il lavoratore ha diritto, in base alle ore o ai giorni di lavoro effettuati nel corso dell’anno. Tuttavia, le modalità di calcolo delle ferie maturate possono variare a seconda del contratto collettivo applicato dall’azienda.

In generale, il cedolino delle ferie deve essere letto con attenzione per verificare che tutte le informazioni siano corrette e che non ci siano eventuali errori o omissioni. In caso di dubbi o problemi, è possibile rivolgersi al datore di lavoro o al sindacato di categoria per ottenere chiarimenti.

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