Per chi ha problemi di vista è il caso di approfittare del bonus messo a disposizione dal governo. Copre sia occhiali che lenti a contatto.
Per coloro che di recente hanno dovuto sistemare le lenti o la montatura c’è una buona notizia. Dal 20 aprile 2023 cercando sul web è possibile trovare la piattaforma per richiedere il bonus vista previsto ancora dalla Legge di bilancio 2021. Richiederlo per i beneficiari sarà possibile a breve, dalle ore 12:00 del 5 maggio . La procedura si svolgerà esclusivamente in forma telematica accedendo alla piattaforma, tramite il proprio SPID o utilizzando la carta d’identità elettronica.
Per fare richiesta serve avere un’ISEE non superiore a 10.000 euro ma si può richiedere per ciascun membro del nucleo familiare. Questo va provato caricando la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) sul portale. Il contributo sarà erogato fino all’esaurimento dei fondi mentre la piattaforma resterà disponibile fino al 31 dicembre di quest’anno. Una volta presentata la richiesta si hanno 7 giorni per modificarla prima che diventi definitiva.
I cittadini che riceveranno il bonus vista potranno scegliere fra due modalità di erogazione. Vale a dire sotto forma di voucher da 50 euro o come un rimborso dello stesso valore per le spese sostenute per occhiali o lenti a contatto. Diversamente dal voucher la richiesta di rimborso dovrà avvenire entro il 3 luglio. In più gli acquisti non dovranno risultare precedenti al 1° gennaio 2021 o successivi al 4 maggio 2023.
Come funziona per gli esercenti
La piattaforma per il bonus vista non sarà accessibile solo ai beneficiari ma anche ai proprietari dei negozi di ottica per registrare i punti vendita aderenti. In questo modo chi otterrà il contributo sotto forma di voucher potrà sapere dove recarsi per riscattarlo semplicemente consultando la mappa online. Aderire è gratuito per gli esercenti, che diversamente dai beneficiari hanno ottenuto l’accesso anticipato alla piattaforma (al 20 aprile).
Le aziende che si possono registrare sulla piattaforma devono possedere uno dei codici Ateco ammessi e indicare l’indirizzo del punto vendita. Quando un cliente si presenterà con il voucher dovranno verificarne la validità nell’area “Valida buono” inserendo il suo codice. I buoni riscossi vanno dichiarati all’interno della fattura elettronica emessa dall’esercente.
Non servirà disturbare i negozi invece per chi dovrà richiedere il bonus come rimborso. I beneficiari del bonus dovranno limitarsi ad inserire gli estremi della fattura o del documento commerciale che attesti la spesa sostenuta e attendere l’approvazione.