Il reddito di base è un argomento su cui si sta discutendo molto ultimamente. Anche il Papa decide di dire la sua sull’argomento.
Dalla sinistra europea, anche in Italia, si sta facendo sempre più largo il pensiero di un reddito di base universale per i cittadini. Cercando di far valere la propria posizione di influenza, anche il pontefice massimo della Chiesa Cattolica si esprime a favore della proposta.
L’idea del reddito di base, almeno dalle parole dei suoi sostenitori, sembra pura utopia. Si tratterebbe di un reddito statale universale e senza alcuna restrizione destinato a tutti i cittadini di uno stato, a prescindere dal proprio reddito personale, condizione sociale o età. Una proposta molto ripetuta dai sostenitori del reddito di base è quella di concedere ai cittadini un reddito di 10 euro al giorno, che si tradurrebbe in 1.200 euro al mese per una famiglia di 4 persone. Per molti questo sarebbe equivalente al minimo indispensabile per i cittadini italiani per avere una vita dignitosa.
Secondo i sostenitori della proposta il reddito di base avrebbe un effetto positivo anche sull’economia e sul lavoro. L’idea sarebbe che con questa entrata regolare e sufficiente per poter eliminare completamente quella sensazione di insicurezza economica e sociale che frena gli italiani dall’aumentare i propri consumi. Con un’alta disponibilità di denaro le famiglie italiane sarebbero maggiormente invogliate a spendere, così come i lavoratori sarebbero maggiormente portati ad accettare anche lavori meno stabili, consapevoli di avere una copertura economica sicura. I dettagli riguardo il reddito di base stanno venendo ampiamente dibattuti all’interno delle discussioni politiche, ma una voce autorevole si è espressa positivamente rispetto a questa idea.
La voce autorevole in questione è quella di Papa Francesco, massima autorità spirituale della Chiesa Cattolica, che nel suo ultimo libro, Vi chiedo in nome di Dio. Dieci preghiere per un futuro di speranza (Piemme, 2022) dedica alcune parole al tema del reddito di base. Nonostante rimarchi come il lavoro sia essenziale per la società umana e per dare dignità al singolo, il pontefice si è espresso favorevolmente rispetto a un reddito universale che vada a coprire tutte quelle situazioni di impiego di tempo per il prossimo, ma che non riceve retribuzione.
In particolare Papa Francesco si riferisce a quelle persone che assistono parenti malati oppure si occupano della casa e dell’educazione dei propri figli. Papa Francesco sottolinea anche come questo sarebbe una soluzione contro la proposizione di salari miseri ai lavoratori da parte dei datori di lavoro.
In particolare il Papa ha parlato dell’Universal Basic Income, o UBI (il corrispettivo in inglese del reddito di base universale) come di un’idea che dovrebbe essere esplorata. In particolare, Papa Francesco intende evitare che si ripetano delle situazioni di emergenza come quelle durante la pandemia.
In quel caso la mancanza di un sistema di aiuti ramificato a tutta la popolazione ha fatto impoverire tantissime persone in maniera irrimediabile. Le conseguenze di quei due anni di pandemia si fanno sentire ancora oggi, amplificate dai problemi economici derivati dalla guerra in Ucraina.
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