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Ddl anziani e pensionati: pioggia di aiuti ma i problemi non mancano

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Samanta Airoldi

Grazie al Ddl anziani, arriveranno moltissimi aiuti per i pensionati. Tuttavia aiuti e problemi spesso camminano insieme. 

Buone notizie per i pensionati: il Governo Meloni ha previsto molteplici aiuti che dovrebbero arrivare a breve. Purtroppo, però, i problemi e gli intoppi hanno già fatto capolino all’orizzonte. In questo articolo vi spieghiamo cosa potrebbe accadere.

Ddl anziani, in cosa consiste
Il Ddl anziani prevede moltissimi aiuti per i pensionati – Ilovetrading.it

Il nuovo Ddl Anziani prevede  l’istituzione di un assegno unico per gli anziani. Tale assegno includerà sia l’indennità di accompagnamento, sia altre misure di sostegno. Questo beneficio potrà essere erogato sotto diverse forme a seconda delle esigenze della singola persona. Alcuni anziani percepiranno un sussidio economico, altri potranno fruire di appositi servizi alla persona.

Il nuovo assegno unico per anziani sarà concesso nei limiti del nuovo ‘Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti’ presso il ministero del Lavoro. Oltre a questo aiuto economico, il Ddl anziani, secondo il programma del Governo Meloni, prevede anche altre forme di aiuto tra cui nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane, promozione dell’attività sportiva e misure che implementino un tipo di turismo lento, fatto su misura per la terza età.

Ddl anziani: ecco quali sono i problemi

Sostenere la popolazione anziana è un dovere non solo politico ma anche morale. Le storie di persone che muoiono sole e vengono trovate dopo anni chiuse nei loro appartamenti, non devono ripetersi. Per questo il Governo Meloni sta mettendo in campo aiuti di diverso tipo tra cui un bonus anziani specificamente pensato per aiutare i pensionati in difficoltà.

Ddl anziani, problemi
Una delle misure previste dal Ddl anziani riguarda la conversione delle Rsa – Ilovetrading.it

Il Ddl anziani coinvolge non solo l’aspetto economico ma anche quello sociale. Oltre alle iniziative sopra menzionate, prevede:

  • integrazione degli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) e del servizio di assistenza domiciliare (SAD);
  • misure a favore dei caregivers familiari;
  • riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice;
  • creare una nuova infrastruttura per prestazioni e servizi in via trasversale tra Ats, Comuni, Regioni e Inps.

Sembrerebbe tutto perfetto. Dove stanno allora i problemi? Gli intoppi sorgono a causa dei troppi emendamenti presentati. In commissione Affari sociali e Sanità al Senato sono stati presentati ben 331 emendamenti. Il secondo problema è la mancanza di risorse economiche sufficienti. Al momento non sono, infatti, previsti fondi hoc da destinare all’attuazione solo delle misure del Ddl Anziani e se non si trovano difficilmente si potrà andare avanti.

La misura che sta creando più problemi è quella della creazione di coabitazioni solidali. Si tratterebbe di una conversione delle case di riposo che diventerebbero più familiari per i pazienti, anche a partire da nuovi arredamenti. Questo tipo di soluzione, però, non potrebbe essere applicata agli anziani non autosufficienti che necessitano di ricoveri in Rsa tradizionali. Inoltre solo questa misura prevista dal Ddl anziani comporterebbe una spesa di 3,3 miliardi di euro. Ma finché non si troveranno le risorse, il progetto non potrà vedere la luce.

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