La situazione sul fronte mutui è allarmante e destinata a peggiorare. La crisi immobiliare è ad un passo. Vediamo cosa accadrà a breve.
Il paradosso è sotto gli occhi di tutti: sempre più case in vendita, sempre più persone vorrebbero comprare ma sempre meno mutui vengono concessi. Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe verificarsi molto presto.
Acquistare casa è il sogno di molti ed è certamente uno dei passi più importanti nella vita di una persona. Nelle grandi città sono tanti gli immobili in vendita: molti, infatti, vogliono vendere prima del 2030 quando molte case non saranno più vendibili né affittabili a causa delle modifiche green imposte dall’Europa. Il problema è che sempre meno persone riescono ad acquistare. La domanda c’è e l’offerta anche: quel che manca è il mutuo.
Le condizioni attuali per richiedere un mutuo, infatti, sono inaccessibili per la maggior parte degli italiani e anche chi vorrebbe comprare è scoraggiato da un aumento notevole dei tassi di interesse sui mutui. Dal canto loro le banche esigono sempre più garanzie e stipendi sempre più alti. Chi non ha un contratto fisso ma lavora con Partita IVA difficilmente riesce ad ottenere un mutuo di un certo importo.
Mutui: ecco cosa sta succedendo
A fronte di stipendi sempre uguali, gli istituti di credito chiedono redditi sempre più elevati. Da un lato c’è chi non vede l’ora di vendere per non doversi farsi carico di tutte le spese legate ai salti di classe energetica; dall’altro lato c’è chi non vede l’ora di diventare proprietario e abbadonare l’affitto; in mezzo ci stanno le banche. Ed è qui che sorgono i problemi.
I dati sono allarmanti: secondo le statistiche 2 persone su 10 tra quelle che hanno richiesto il mutuo nel 2022, non riuscirebbero ad ottenerlo nel 2023. Infatti
Per chiedere un mutuo nel 2023 serve uno stipendio più alto di circa il 27% rispetto allo scorso anno. Non solo: nel 2023 le rate dei mutui sono molto meno sostenibili poiché, data la situazione di inflazione generale, il pagamento di una rata oggi equivale ad un terzo del proprio stipendio.
Secondo le stime del portale Facile.it, a parità di importo, con i tassi attuali, il 18,6% di chi ha ottenuto un mutuo nel 2022, non lo otterrebbe nel 2023. Nel 2022 per ripagare un mutuo di 126mila euro con il 70% di interessi in 25 anni bastava una rata da 482 euro su uno stipendio di 1450 euro. Ad oggi per lo stesso mutuo è necessario uno stipendio di 1845 euro con una rata di 615 euro. Il punto cruciale è che, in Italia, almeno per il momento, gli stipendi non accennano ad aumentare. Anzi: si può dire che lo stipendio medio è fermo agli stessi livelli di 30 anni fa. Una soluzione alternativa da non escludere è quella delle case a 1 euro: attenzione però a valutare attentamente tutti gli aspetti per non trovarsi incastrati in situazioni svantaggiose.