Avete una Partita IVA? Non ci crederete ma da oggi potrete mangiare gratis al ristorante. Vediamo insieme la novità.
Milioni di lavoratori potranno mangiare gratis al ristorante. Sembra impossibile ma invece è tutto vero. Da oggi pranzo o cena gratis per le Partite IVA. Vediamo insieme cosa bisogna fare per non lasciarsi sfuggire questa allettante possibilità.
Chi di questi tempi non vorrebbe godersi un pranzo o una cena in un bel ristorante senza pagare nulla? Tutti vorremmo mangiare gratis al ristorante. Nell’ultimo anno l’ inflazione e la crisi energetica hanno comportato un aumento dei costi delle materie prime che ha pesato e non poco anche sui prezzi dei ristoranti.
A scontrini da incubo siamo abituati ormai da tempo e, soprattutto, chi vive nelle grandi città turistiche come Milano, Roma, Venezia o Firenze si è rassegnato a pagare un caffè anche 2 euro o una pizza persino 15 euro. Pertanto poter mangiare gratis al ristorante è un’opportunità da non lasciarsi scappare.
Non mancano mai, su Instagram o Facebook, i post di chi, indignato, pubblica uno scontrino ritenuto esorbitante dopo aver mangiato pochissimo e, talvolta, pure male. È doveroso precisare che ogni ristoratore o barista, nel suo locale, può stabilire i prezzi che preferisce purché siano sempre chiaramente esposti in modo che i clienti possano sapere in anticipo quanto andranno a pagare e decidere di conseguenza.
Ecco come mangiare gratis al ristorante
Quando parliamo di mangiare gratis al ristorante, non immaginatevi la scena di quel famoso film in cui un gruppo di studenti universitari, dopo aver mangiato a volontà, si alzava e scappavano tutti via di corsa. Niente di tutto questo. Esiste un modo assolutamente lecito per mangiare gratis al ristorante.
La possibilità di mangiare gratis al ristorante è riservata solo alle Partite IVA e consiste nella possibilità della detrazione del costo dell’IVA per servizi di ristoranti e alberghi.Questa regolamentazione è stata confermata anche per il 2023 con alcune specifiche. La detraibilità dell’IVA è gestita dal TUIR e viene data come possibilità a società, imprese e professionisti con partita IVA ordinaria, regimi minimi e forfettaria. Nelle spese deducibili del 2023 rientrano:
- le spese per alberghi e ristoranti “pure”;
- le spese per alberghi e ristoranti riconducibili alle spese di rappresentanza;
- le spese per alberghi e ristoranti sostenute per seguire corsi di aggiornamento professionale.
Ovviamente, in base al tipo di spesa, cambia anche la percentuale che si può detrarre. La legge di riferimento stabilisce che le spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazione di alimenti e bevande sono deducibili al 75% e, in ogni caso, per un importo complessivamente non superiore al 2 per cento dell’ammontare dei compensi percepiti nel periodo di imposta. In pratica se andate in un ristorante e pagate 100 euro, 75 potrete detrarli. Decisamente non male visti i costi attuali.