L’agricoltura è un settore che non può in alcun modo sparire. I contratti di lavoro del 2023 hanno delle regole precise che vanno conosciute.
I contratti di lavoro per il settore agricolo, in particolare quelli a chiamata, hanno delle regole precise previste dalla legge. Prima di stipulare o far stipulare un contratto agricolo è bene sapere queste regole e quali possono essere le ripercussioni in caso non si rispettino.
Quello dell’agricoltura è un settore molto complesso al giorno d’oggi. Si tratta di un settore non così allettante, visto che è ritenuto legato al passato, ma contemporaneamente è uno di quei settori che non può in alcun modo sparire del tutto. In questo periodo, poi, a causa del cambiamento climatico e della carenza d’acqua, il settore agricolo è in profonda crisi e necessita come non mai di menti fresche in grado di trovare soluzioni creative a problemi reali. Quando si ricerca lavoro in Italia non bisognerebbe scartare a priori il settore agricolo, che potrebbe rivelarsi molto più interessante del previsto.
Detto questo, il settore dell’agricoltura è anche pieno di problematiche di vario tipo. Il primo è quello del lavoro in nero. Non sono pochi i braccianti che vengono assunti senza contratto, soprattutto nel caso di immigrati extracomunitari. I contratti a chiamata del settore agricolo seguono in realtà delle regole ferree, definite dalla legge italiana. Il contratto a chiamata per un lavoro nel settore agricolo non può superare i 400 giorni in 3 anni e può essere sottoscritto solo da persone con meno di 24 anni o con più di 55 anni.
I limiti di età sono una formula comune a tutti i contratti a chiamata in Italia. I contratti agricoli, però, si differenziano per il numero di giornate in un periodo di 3 anni, che è un unicum tra i contratti di lavoro in Italia. Questo limite à stato posto per evitare l’abuso di questi tipi di contratto, che risultano in una pressione fiscale e degli obblighi del datore di lavoro più leggeri rispetto che a un contratto da dipendente a più lunga scadenza.
Il contratto a chiamata può essere stipulato per determinate figure professionali:
I contratti a chiamata prevedono una serie di diritti per il lavoratore, come quello di percepire lo stesso stipendio dei lavoratori agricoli sotto contratto di dipendenza. Comunque, sia lo stipendio che i contributi versati a scopi pensionistici per i lavoratori a chiamata del settore agricolo sono calcolati in base alle ore di lavoro prestate.
I lavoratori a chiamata hanno diritto a giorni di permesso per malattia, a condizione di informare subito il datore di lavoro, a maturare e usufruire di ferie e permessi, anch’essi proporzionati alle giornate di lavoro effettivo prestate.
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