Allo studio un provvedimento ad hoc: si punta a introdurre nuove agevolazioni per consentire agli italiani di rinnovare il parco auto
Già entro aprile il governo nazionale potrebbe introdurre nuovi incentivi per la rottamazione delle auto. Il provvedimento è allo studio del Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso. L’idea-base è stanziare nuovi fondi per gli ecobonus. La volontà politica dell’Esecutivo guidato dal Premier Giorgia Meloni, è di creare le condizioni per consentire agli italiani di rinnovare il parco macchine in circolazione.
L’obiettivo, a medio e lungo termine, è di eliminare auto e mezzi circolanti alimentati a benzina e diesel, perché sono molto inquinanti, e di aprire le porte aperte a nuovi veicoli sostenibili, a partire naturalmente da quelli elettrici. Stando ai dati più aggiornati in possesso delle istituzioni pubbliche, nel 2022 sarebbero rimasti inutilizzati 127 milioni di euro di risorse per l’acquisto di mezzi a batteria.
Incentivi, si lavora ad un piano di rottamazione dei vecchi veicoli
“Per il periodo 2022-2026 – ha spiegato il ministro Urso intervenendo in Parlamento – abbiamo destinato circa due miliardi di euro del fondo automotive per incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2. La risposta del mercato è stata eterogenea: su endotermiche a basse emissioni in breve tempo sono stati utilizzati tutti gli incentivi messi a disposizione, mentre gli incentivi sull’elettrico puro non hanno avuto un buon riscontro”. Sempre nel suo intervento a Montecitorio, il Ministro ha palesato l’intenzione di finanziare un ulteriore programma di rottamazione. Prima di passare alla definizione del provvedimento normativo il Governo intende aprire un confronto con le associazioni di categoria, a partire dalla Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) e dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). Probabilmente nel piano di rottamazione si inseriranno anche i veicoli Euro 4, quindi le auto immatricolate prima del 2009.
Si calcola che siano almeno 10 milioni i veicoli di questo tipo ancora in circolazione. Da parte sua, per incentivare i nuovi acquisti, l’Anfia propone di aumentare il contributo unitario dai 3mila euro, e 5mila con rottamazione previsti attualmente, ad un bonus di almeno 7 mila euro. In ogni caso è bene sottolineare che l’Italia presenta ad oggi uno dei parchi auto più vecchio d’Europa, in particolare per le auto da euro 0 a euro 3. Ciò significa che un significativo intervento normativo oltre ad essere auspicabile è assolutamente necessario.