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Incubo tassa rifiuti: ora devi pagare anche la Tarip | Come funziona e come si paga

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Marina Nardone

Tra le numerose tasse, adesso spunta anche il nome della Tarip. Ma chi dovrà pagare l’ennesima imposta sui rifiuti? Ecco qualche dettaglio.

La Tarip, il nuovo sistema per il calcolo sulla tassa rifiuti è partito sabato e per il momento solo nell’area dell’Alto e Medio Polesine che comprende diversi comuni tra cui quello di Bagnolo di Po, Calto, Badia Polesine, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Giacciano con Baruchella, Melara, Occhiobello, Salara, Trecenta e molti altri ancora oltre ad includere anche il capoluogo Rovigo.

E' stata introdotta la Tarip
Nuova tassa di rifiuti- Ilovetrading.it

Lo scopo da raggiungere, di cui spesso ha parlato Ecoambiente, è quello di portare sia Rovigo che il Polesine a raggiungere la meta dell’80% di differenziazione. Non è possibile affermare che la Tarip è uguale alla vecchia Tari in quanto ci sono numerose differenze. In primo luogo, quella per le utenze domestiche viene calcolata sui componenti del nucleo familiare e non più sui metri quadrati dell’abitazione, poi sulla tariffa pesano gli svuotamenti del contenitore del secco o per coloro che adoperano i cassonetti stradali, si calcola anche la consegna del sacco da 20 litri. Per calcolare correttamente la tariffa che si andrà a pagare, i cittadini potranno effettuare una simulazione attraverso il servizio proposto nel sito di Ecoambiente.

La spiegazione di Ecoambiente

Visto quanto sopra, ci si aspettava che dal 1° Aprile i contenitori domestici del secco in strada, in occasione delle date di svuotamento previste, fossero in numero inferiore. Ma le cose sono andate in modo diverso. Infatti, nelle zone in cui c’è il porta a porta, diverse sono le utenze domestico davanti alle quali era presente il contenitore del secco dopo 15 giorni dal precedente svuotamento privo di tasse.

E' stata introdotta la Tarip
Tassa sulla raccolta differenziata- Ilovetrading.it

E’ molto probabile quindi che non tutti i cittadini siano al corrente delle modifiche sugli svuotamenti del secco che comprende la tariffa. Ecoambiente, nel piano di comunicazione scritto per far conoscere a tutti le novità del servizio, non ha previsto il recapito a ogni domicilio di un opuscolo informativo ma comprendeva una serie di serate informative in presenza e in streaming con il canale Youtube della società e la app Junker che ancora non è a regime.

Adriano Tolomei, l’amministratore delegato di Ecoambiente spiega che “l’avvio della Tarip non ha comportato criticità rilevanti a Rovigo. Per avvisare i cittadini abbiamo attivato tutti i nostri canali di comunicazione, a partire dal sito di Ecoambiente. Comunque a breve gli utenti riceveranno la bolletta accompagnata da tutte le spiegazioni nel dettaglio e arriverà a casa di ciascuno. Solo in due comuni di piccole dimensioni appartenenti all’area vasta abbiamo concordato di diramare una informativa con i municipi per via dell’alto numero di anziani residenti. Ma si tratta, come ho detto, di comuni di piccole dimensioni”.

Per informarsi, gli abitanti dei comuni interessati, alla fine, dovranno attendere la consegna della bolletta, fare riferimento agli sportelli o al numero verde messo a disposizione da Ecoambiente. Certo che la bolletta arriverà dopo oltre un mese dall’avvio del nuovo sistema e chi non sa ancora nulla, potrebbe aver perso già un paio di svuotamenti, col rischio di pagare il sovrapprezzo nel corso dell’anno.

Ci sono anche delle segnalazioni di disservizi. Un utente della periferia di Rovigo, ha chiamato a metà febbraio, per l’appuntamento con l’addetto che come spiegava il volantino, deve verificare l’integrità del chip di riconoscimento per il tracciamento dello svuotamento del secco, oltre a mettere le targhette sui contenitori di vetro e carta. Dall’altra parte non è stata ricevuta nessuna risposta in quanto, dopo 40 giorni, ancora si attende un riscontro. L’utente ha richiamato ma la risposta è stata di “pazientare”.

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