Occhio all’arrivo dei nuovi bonus e agevolazioni donna: ecco che cosa cambia tra mamme e non: molti soldi e vantaggi da non perdere
Essere mamma comporta diverse difficoltà a livello sociale e lavorativo. Spesso, le madri si trovano ad affrontare la disuguaglianza di genere, la mancanza di sostegno e la discriminazione sul posto di lavoro.
Le donne che scelgono di diventare madri devono affrontare sfide ancora maggiori, come la difficoltà di conciliare la carriera con la cura dei figli, la mancanza di servizi di assistenza all’infanzia e la pressione sociale per essere “madri perfette”. Fortunatamente, esistono diverse agevolazioni e bonus a favore delle donne che diventano madri, come il congedo di maternità, i permessi retribuiti per la cura dei figli, le agevolazioni fiscali e molto altro ancora. Nel resto dell’articolo esploreremo le differenze che esistono nel bonus tra le donne che sono madri e quelle che non lo sono, e in che modo queste differenze influenzano la vita delle donne e della società nel suo complesso.
Cosa cambia per i bonus e agevolazioni donna
Lo Stato italiano ha introdotto diverse agevolazioni e bonus a favore delle donne, con l’obiettivo di promuovere l’uguaglianza di genere e di sostenere le famiglie. In molti casi, queste misure economiche possono essere davvero utili e comode per le donne, soprattutto in situazioni di necessità come la maternità, la disoccupazione o la difficoltà economica. Nel resto dell’articolo approfondiremo come queste misure variano in base al fatto che una donna sia madre oppure no, e in che modo possono influenzare la sua vita e quella della sua famiglia.
Nel 2023 sono disponibili diverse agevolazioni e bonus per le donne lavoratrici, sia con che senza figli. Tuttavia, le agevolazioni per le donne con figli sono ancora relativamente poche in Italia. Tra i bonus disponibili ci sono il bonus figli disabili per mamme single, l’assegno comunale per maternità, la maternità obbligatoria e facoltativa, l’anticipo della pensione e altri. Il bonus figli disabili per donne lavoratrici con figli disabili prevede un importo fino a 500 euro al mese, mentre l’assegno comunale per mamme single è destinato a tutte le mamme senza copertura previdenziale e con un ISEE basso. È necessario presentare la richiesta entro i primi 6 mesi dalla nascita del minore.
Le donne lavoratrici con figli hanno diritto alla maternità obbligatoria, che prevede un periodo di astensione dal lavoro fino a cinque mesi con relativa indennità. È possibile astenersi dal lavoro nei due mesi precedenti la data del parto, per tre mesi dopo il parto e per un mese prima e quattro mesi dopo. Inoltre, le donne possono usufruire della maternità facoltativa, presentando una domanda almeno 15 giorni prima e ricevendo una retribuzione pari al 30% dello stipendio. Le donne lavoratrici senza figli, invece, possono anche andare in pensione anticipata con l’Opzione Donna, mentre le donne che hanno figli possono avere uno sconto sui contributi figurativi per ogni figlio avuto.