Una scappatoia utilissima per tornare ad avere cessione del credito e sconto in fattura e costa solo 250 euro.
Il Superbonus è passato dal famoso 110% al 90%. La cessione del credito e lo sconto in fattura sono difficili da ottenere. Cerchiamo di fare chiarezza su come può funzionare oggi questo aiuto statale così importante e chi può ancora usufruirne in modo vantaggioso. Il Superbonus è stato introdotto grazie al Movimento 5 stelle e ha permesso a tanti Italiani di fare costosi lavori nelle proprie case.
Si è trattato di opere antisismiche o di efficientamento energetico e non sono mancate le ristrutturazioni alle facciate o ad interi stabili. Le truffe sono state tante e l’esborso per lo Stato è stato importante, a causa di ciò il perimetro del Superbonus si è ridotto progressivamente. Vediamo le ultime novità e cosa si può fare oggi per sfruttare questo aiuto. Il Governo Meloni ha deciso di bloccare la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Cessione del credito e sconto in fattura possono essere sfruttati con una scappatoia
Questi due canali erano i più utilizzati perché la detrazione fiscale è scomoda per gli utenti. Cessione del credito e sconto in fattura consentivano di azzerare i costi senza problemi ma le truffe sono state tante. Il Governo Meloni ha optato per questa decisione poco popolare ma necessaria. Senza la cessione del credito e lo sconto in fattura il Superbonus è molto meno attraente per gli italiani.
Chi ha presentato la Cilas già il 16 febbraio scorso può ancora usufruire di vantaggi non da poco. Se si è presentato questo documento dopo il 16 febbraio non resta che la strada del superbonus al 90%. Con la stangata su cessione del credito e sconto in fattura, l’unica via per sfruttare il bonus è la detrazione fiscale ma per gli incapienti questo non è possibile. Tirando le somme possiamo dire che oggi il superbonus al 90% è sconveniente e per gli incapienti non ha senso.
Basta pagare 250 euro di sanzione
Chi però ha presentato la dichiarazione di inizio lavori entro il 16 febbraio 2023 o anche le case popolari o le cooperative o anche chi vive in zone colpite da calamità può ancora sfruttare il vecchio Superbonus con lo sconto in fattura e la cessione del credito. Per i lavori già avviati non cambia niente. Gli esperti spiegano come basta pagare 250 euro per la ristrutturazione della casa e si è a posto. Il fatto è che ci sono coloro i quali non hanno effettuato la comunicazione riguardo al soggetto a cui il credito è ceduto entro il 31 marzo scorso. Costoro non sono esclusi dalla misura, semplicemente dovranno versare 250 euro di sanzione se inviano la comunicazione entro il 30 novembre prossimo.