Il Governo prevede nuovi incentivi e sgravi fiscali per le aziende che assumono giovani che sono fuori dal mercato del lavoro.
Il fenomeno dei NEET (Not in Education, Employment, or Training) in Italia rappresenta un problema sociale ed economico di grande rilevanza. Attualmente, si contano oltre tre milioni di giovani che non stanno studiando né lavorando nel nostro Paese, ovvero un giovane su quattro nella fascia d’età 15-34 anni.
Per combattere l’enorme numero di questi giovani che si trovano fuori dal mercato del lavoro e fuori dagli ambienti dell’educazione, il governo Meloni ha proposto una nuova misura. I dettagli sono inclusi nella bozza del decreto Lavoro che sarà esaminato dal Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni.
Nuovi incentivi per chi assume lavoratori sotto i 30 anni
L’incentivo funziona in questo modo: i datori di lavoro privati che assumono giovani Under 30 Neet registrati nel programma operativo nazionale “Iniziativa occupazione giovani” ricevono un incentivo pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per 12 mesi.
Questo contributo si applica solo alle nuove assunzioni effettuate dal 1° giugno fino alla fine dell’anno. L’incentivo è disponibile per le assunzioni a tempo indeterminato, per il lavoro somministrato e per l’apprendistato professionalizzante di secondo livello. Non si applica ai rapporti di lavoro domestico.
Secondo la relazione tecnica, questa misura potrebbe produrre circa 70.000 nuove assunzioni di giovani Under 30 nel 2023, di cui il 56% (39.000 individui) con contratti stabili o di apprendistato professionalizzante. La retribuzione media mensile sarebbe di 1.300 euro, calcolata sul 2021.
La novità di questo incentivo è la sua cumulabilità con altre agevolazioni, come l’esonero totale triennale per nuove assunzioni Under 36 effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. In caso di cumulo, l’incentivo sarà riconosciuto nella misura del 20% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per ogni lavoratore Neet assunto.
Per il 2023, la misura è coperta con 80 milioni a valore sul programma operativo nazionale “Iniziativa occupazione giovani” e la copertura regionale sarà individuata da un provvedimento Anpal. Per il 2024 la copertura è stimata in 51,8 milioni.
Il problema dei NEET al centro del lavoro del Governo
Il problema dei Neet è molto grave, considerando che il loro numero ha superato i tre milioni, ovvero un giovane su quattro nella fascia d’età 15-34 anni. Se si confronta il dato con quello europeo, l’Italia registra il più alto tasso di Neet (23,1%) contro una media del 13,1% per i 27 Paesi dell’Unione.
Secondo il professore di diritto del lavoro all’università Bocconi, Maurizio Del Conte, la maggior parte dei Neet è composta da giovani che hanno abbandonato la scuola o che hanno completato gli studi ma che non riescono ad entrare nel mondo del lavoro.
Gli incentivi economici possono rappresentare un aiuto, come nel caso dell’incentivo per l’assunzione di NEET, ma da soli non sono sufficienti per risolvere il problema. Serve invece una strategia integrata che preveda anche politiche attive del lavoro, investimenti nella formazione e nella riqualificazione professionale, e una maggiore collaborazione tra istituzioni, scuole e imprese. Solo così si potrà combattere efficacemente il fenomeno dei NEET in Italia.