Attenzione all’ondata di pignoramenti facili. I debitori si trovano in una situazione più dura e lo Stato non li tutela.
Tanti Italiani sono nei guai con cartelle esattoriali non pagate. La legge è dura su questo fronte e se non si paga la cartella esattoriale è meglio sapere prima le pesanti conseguenze alle quali si va incontro. I debiti sono una brutta bestia e portano guai specie se si accumulano nel tempo.
Le statistiche indicano che la situazione globale debitoria degli italiani è pessima perché tante famiglie hanno debiti piccoli e grandi anche con la Pubblica Amministrazione. Una cartella esattoriale non è altro che un atto esecutivo con il quale il debitore viene pungolato a risolvere il suo debito con un altro cittadino o con la pubblica amministrazione. Si tratta di un guaio da non sottovalutare perché può condurre direttamente al pignoramento.
Il pignoramento è una riscossione di un debito prelevando oggetti dalla casa di chi è indebitato oppure bloccandogli lo stipendio, l’automobile o la casa. Il pignoramento deve per legge essere notificato al debitore del titolo esecutivo ed essere validato in 10 giorni. I guai per chi ha la cartella non pagata sono molteplici e due di questi sono il fermo amministrativo e l’ipoteca. Il fermo amministrativo viene anche detto ganasce fiscali e consiste nel divieto assoluto di guidare la vettura.
Il debitore non potrà organizzare la vita familiare e neppure andare al lavoro. Chi incorre nel fermo amministrativo riceve multe che oscillano da circa duemila euro a quasi 8.000 euro e rischia anche il ritiro della patente e la confisca del veicolo. L’ipoteca riguarda l’immobile e si arriva a questa misura estrema se il debito in corso supera i ventimila euro. L’ipoteca è qualcosa di diverso dal pignoramento.
L’ipoteca può essere accesa anche dallo stesso proprietario sul suo immobile. Chi abbia tanti debiti non ha più una vita perché conduce la sua esistenza nell’angoscia di dover restituire queste somme che non ha e non sa neppure come procurarsi. I creditori hanno dei limiti all’azione che possono fare sul debitore. Per quanto riguarda lo stipendio e la pensione non può mai essere pignorato più del quinto. Questo limite non può essere valicato a prescindere dal valore e dalla fonte del debito o anche dalla quantità di debiti accumulati.
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