Attenzione ai grossi errori quando si compra una casa tra conviventi: bisogna crearsi quelle tutele che la legge non riconosce.
Bisogna riflettere bene prima di comprare una casa tra conviventi perché le scelte che si fanno quando si è felici e innamorati possono apparire una vera e propria stangata quando il rapporto dovesse modificarsi. Quando si è una coppia da tempo è naturale desiderare di vivere insieme.
Per evitare di commettere errori che poi si potrebbero rimpiangere in futuro è importante ragionare sul mutuo cointestato oppure su come comprare casa tra conviventi dopo la stipula di un contratto di convivenza oppure sul fare testamento come tutela reciproca. Per avere una vera tutela reciproca i conviventi devono procedere all’acquisto con il mutuo cointestato perché così qualsiasi cosa accada, l’altro convivente non corre il rischio di restare senza casa.
Tutelarsi se il rapporto finisce o se uno dei due viene a mancare
Se la coppia si lascia o uno dei due conviventi decede l’altro continuerà ad avere la casa e a dover pagare le rate del muto. Se invece il mutuo viene contratto da un solo convivente, in caso di morte o se i due dovessero lasciarsi, l’altro per la legge non avrebbe alcun diritto di rimanere in casa e non godrebbe di nessuna tutela. Spesso i conviventi più previdenti stipulano un contratto di convivenza. Sulla base di questo atto si procede alla divisione dei beni mobili e immobili acquistati in coppia durante la relazione.
Avendo un contratto di convivenza diventa tutto più semplice perché se la relazione termina, si sa prima a che cosa si va incontro dal punto di vista economico e patrimoniale. Firmando un contratto di convivenza la coppia può scegliere per l’eventuale regime patrimoniale di comunione dei beni un po’ come fanno le coppie sposate.
Il testamento: uno strumento di tutela da conoscere
Un altro modo di tutelarsi reciprocamente per l’acquisto di casa tra conviventi è fare testamento. In questo modo nel caso di decesso di uno dei due conviventi, l’altro superstite viene chiamato come erede e dunque può continuare a godere della casa pur non essendo sposato. I tre modi migliori per tutelarsi all’acquisto della casa tra conviventi sono questi.
Il testamento può sembrare qualcosa di poco piacevole anche da considerare, ma visto che il convivente non ha nessun diritto come è invece previsto per il coniuge, questo strumento diventa prezioso per non lasciarlo a mani vuote in caso di un evento luttuoso.