Gli italiani si domandano che fine abbia fatto il bonus tanto atteso… Dal Governo non arrivano notizie. Ma che cosa sta succedendo di preciso?
In tanti stanno aspettando il nuovo bonus occhiali. Scarseggiano però le notizie riguardo all’agevolazione che, secondo l’esecutivo sarebbe dovuta partire a febbraio 2023. Il Governo aveva parlato dell’introduzione di una nuova piattaforma per poter gestire con criteri più sicuri la spesa.
Nessuno sa quando la famigerata piattaforma sarà attivata. Morale della favola: a oggi non è ancora possibile richiedere il contributo da 50 euro per il bonus occhiali. Questo bonus è appunto un contributo una tantum di 50 euro per gli acquisti di occhiali da vista e lenti a contatto correttive effettuati dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023. Si tratta dunque di un bonus retroattivo, destinato a famiglie con ISEE inferiore a 10.000 euro.
Secondo le vecchie regole, il contributo dovrebbe essere chiesto soltanto una volta per ciascun membro del nucleo familiare. Due sono le modalità di riscuotere l’agevolazione. La prima, sotto forma di rimborso per un acquisto già fatto (fornendo una fattura o lo scontrino e l’IBAN su cui ricevere i soldi). La seconda, sotto forma di voucher per una spesa ancora da effettuare (tramite autocertificazione).
Il bonus sparito: gli italiani aspettano ancora il contributo occhiali 2023
Il primo bonus occhiali fu introdotto dalla legge di Bilancio 2021. Ma dopo due anni e qualche mese, di fatto, non è ancora possibile richiedere od ottenere il contributo di 50 euro una tantum. Colpa del Ministero della Salute che avrebbe dovuto fornire indicazioni sulla data di attivazione a gennaio 2023, cioè un mese dopo la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale. Dunque entro febbraio 2023.
A oggi, purtroppo, non ci sono novità. Il Governo non ne parla. Si sa che l’agevolazione prevede l’istituzione di un fondo annuale per garantire la tutela della salute della vista. E che tale fondo dovrebbe contare sullo stanziamento di un totale di 15 milioni di euro per il triennio 2021-2023, cioè una somma annuale di 5 milioni. Bisogna attendere la piattaforma su cui caricare i dati e fare la richiesta.
Ma come? Forse registrandosi tramite SPID, CIE o CNS per chiedere l’erogazione del voucher. Per il rimborso, invece, si stima che sarà necessario caricare sulla piattaforma una copia dello scontrino o della fattura, cioè dei documenti fiscali comprovano l’acquisto che danno diritto al bonus. Dopo tale passaggio, dovrebbe essere l’INPS a verificare che il richiedente abbia il reale diritto di accesso all’agevolazione. Ma senza piattaforma, tutto ciò resta sul puro piano teorico.