La funzione Timelapse di Google Earth restituisce una panoramica dal 1984 ad oggi dei cambiamenti climatici.
La funzione Timelapse in Google Earth consente di visualizzare come la Terra sia cambiata nel tempo. È stata recentemente aggiornata con nuove immagini del 2021 e 2022. Adesso è quindi possibile osservare i cambiamenti della terra avvenuti in quasi quattro decenni. “Stando alle previsioni correnti, è previsto che il 60% della foresta pluviale amazzonica sparisca entro il 2050”, si legge all’interno del video di Google. Un video che fa riflettere, e parecchio, perché ci mostra quanto diverso sia il nostro mondo nel giro di soli 40 anni.
Timelapse di Google Earth, sviluppato grazie alla collaborazione con il CREATE Lab della Carnegie Mellon University, utilizza immagini satellitari messe a disposizione dalla NASA e dal programma europeo Copernicus per l’aggiornamento annuale. Il risultato di questo progetto è un video che mostra le modifiche avvenute nelle foreste dal 1984 al 2020. Nel prossimo paragrafo, spiegheremo come utilizzare la funzione timelapse di Google Earth.
I cambiamenti climatici sono ancora più evidenti grazie a Google Earth
Utilizzare la funzione timelapse di Google Earth è un’operazione estremamente semplice: basta accedere al sito web di Google Earth Timelapse e inserire la zona di interesse nella barra di ricerca. Automaticamente, verrà generata una sequenza di immagini a partire dall’anno 1984.
La velocità di visualizzazione delle immagini può essere modificata utilizzando la barra temporale, permettendo una visualizzazione più veloce o più lenta. Infine, il sito web include anche una sezione dedicata ai timelapse più impressionanti, che possono essere visualizzati anche in 3D.
Le immagini raccolte dal 1984 ad oggi in diverse parti del mondo ci forniscono una preziosa testimonianza delle trasformazioni che il nostro pianeta ha subito, sia per cause naturali che antropiche. Dalla Bolivia all’Oregon passando per il Madagascar e, naturalmente, la Foresta Amazzonica, il raffronto tra ciò che era quasi 40 anni fa e oggi è spesso e volentieri impietoso, con un impatto che non può non far riflettere. Possiamo osservare i cambiamenti dovuti ai fenomeni atmosferici e confrontare il “prima e dopo” dell’urbanizzazione di un luogo, con la sua inevitabile espansione urbana.
Il sito della NASA ha raccolto alcune immagini che mettono in luce i luoghi della terra in cui sono avvenuti i cambiamenti climatici che dovrebbero spaventarci di più. Ad esempio, le immagini mostrano la situazione di Hudson Bay, che dovrebbe congelarsi completamente in inverno e sciogliersi in estate.
L’area ha perso circa un terzo della popolazione di orsi polari dagli anni ’80, portando il numero da circa 1200 a 800, apparentemente perché la diminuzione del ghiaccio marino estivo ha dato loro meno opportunità di nutrirsi.