Stai per aprirne uno? Ecco quali banche ha i costi più bassi dei conti correnti nel 2023. Questi sono i più convenienti
Aprire un conto corrente può essere utile per gestire il proprio denaro in modo efficace e comodo. Tuttavia, non tutti i conti correnti sono uguali.
Alcune banche, infatti, offrono servizi e vantaggi che altre non hanno, mentre i costi possono variare notevolmente da un’istituzione finanziaria all’altra. Nel resto di questo articolo, esploreremo quali banche hanno i costi più bassi per i conti correnti nel 2023 e quali sono i fattori da considerare quando si sceglie un conto corrente.
In tempi di crisi economica, come quelli che stiamo vivendo, trovare soluzioni che ci facciano risparmiare denaro diventa sempre più importante. Oltre alle tante strategie per risparmiare denaro a casa, è essenziale anche cercare di spendere meno nella gestione dei propri risparmi.
Scegliere la banca giusta con i costi più bassi per il conto corrente può fare una grande differenza. Proprio per questo, nel resto di questo articolo, esploreremo le banche con i costi più bassi per i conti correnti nel 2023 e come scegliere il conto corrente che fa al caso nostro.
Secondo un articolo del Sole24Ore, alcune banche hanno ridotto i costi dei conti correnti, come ad esempio Banca Sella e Bnl, che hanno eliminato le commissioni per le imprese. Banco di Desio ha invece eliminato la excess liquidity fee. Tuttavia, molte banche hanno anche aumentato i costi a causa dell’inflazione, come Bnl, Banco di Desio e Banco Bpm. Bper ha annunciato che da maggio ridurrà i costi per tutti i clienti che hanno subito gli effetti dei tassi negativi, ma ha aumentato i costi per i conti correnti e le carte di debito da gennaio.
L’indagine ha inoltre fatto emergere alcune novità, come quella secondo cui Credit Agricole avrebbe l’intenzione di diminuire i costi dei conti correnti. Una scelta strettamente correlata ai recenti rialzi dei tassi di interesse per contrastare l’inflazione nel 2022. Credem, invece, ha ripristinato le condizioni precedenti agli aumenti per i tassi negativi del 2021. Fineco e Intesa Sanpaolo hanno deciso di diminuire il canone mensile dei conti, mentre Poste Italiane ha azzerato l’aumento di due euro sul canone, ma ha aumentato i costi per l’inflazione.
Unicredit ha dei canoni minori relativi ai i tassi negativi che si riferiscono al periodo 2018-2021; tuttavia ha deciso per un aumento dei costi per via dell’inflazione. Banca Etica, Banca Mediolanum, Banca Popolare di Bari, Banca Popolare di Sondrio e Sparkasse non hanno cambiato i costi dei loro conti correnti. Chebanca! sta ancora valutando eventuali cambiamenti.
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