Aumentano gli stipendi con il bonus del Governo. Vediamo quanto hai in più in busta paga.
Il Governo dispone gli aumenti per gli stipendi grazie al bonus contributi. Ma prima di chiarire questa misura è importante fare alcune precisazioni. L’inflazione è alle stelle e nel 2022 il Governo Draghi ha cominciato un percorso che oggi viene portato a compimento dal Governo Meloni. I due governi hanno cercato di contrastare l’inflazione giunta a livelli che non si vedevano da anni.
I lavoratori a causa di questa forte inflazione hanno un crollo del potere d’acquisto. Anche se i soldi percepiti busta paga sembrano sempre gli stessi, il loro potere concreto di acquistare beni e servizi viene decurtato addirittura dell’11%. L’impennata dei prezzi ha costretto il governo precedente e il governo attuale a una serie di misure che sono importanti da conoscere.
Un vantaggio attuale e futuro per i dipendenti
Il bonus contributi di cui tanto si parla è un taglio di cuneo fiscale in busta paga che riduce le tasse da pagare lasciando più soldi in tasca al lavoratore. Il taglio del cuneo fiscale è partito a gennaio del 2023 con un anticipo negli ultimi mesi dell’anno scorso. Il Governo Draghi aveva decidere deciso di tagliare il cuneo fiscale a tutti i lavoratori dipendenti con i redditi annui entro i 35.000 euro.
Gli aumenti sono stati di qualche decina di euro nella busta paga di tutti i lavoratori. Il Governo Meloni invece ha operato un taglio di cuneo fiscale pari al 3% per chi ha i redditi fino ai 25.000 euro e al 2% per chi ha i redditi tra i 25.000 e i 35 mila euro.
I nuovi interventi voluti dal Governo valgono soltanto per chi ha stipendi fino al 2700 euro circa. Se si percepisce un importo superiore non c’è nessun aiuto da parte dello Stato. Se uno stipendio vale tra gli 800 e il 2000 euro l’aumento previsto sarà di circa 50 euro al mese.
Simulazioni ed esempi pratici di questi aumenti
In particolare per uno stipendio di 800 euro mensili l’aumento è di 24 euro al mese. Se si percepiscono 1000 euro al mese l’aumento sarà di 30 euro. Per la fascia di redditi tra i 25.000 e i 35 mila euro all’anno il bonus si calcola soltanto al 2%. L’aumento è di 40 euro se, ad esempio, si percepisce uno stipendio sui duemila euro.
Un tema caldo è quello dei prossimi aumenti di stipendio. Fonti vicine all’Esecutivo assicurano che il taglio del cuneo fiscale continuerà a vantaggio dei lavoratori. Ma con che tempi? Tra l’altro molti sostengono che se il taglio dovesse diventare più forte, il vantaggio stavolta sarebbe scaricato sulle aziende e dunque al lavoratore non arriverebbe nulla.