Un interessante bando di concorso promosso da INPS prevede ben 500 posti disponibili. Scopriamo chi può candidarsi e come fare domanda
Tra inflazione e ristrettezze economiche, oggi più che mai è fondamentale non trascurare alcuna proposta lavorativa. E fare affidamento anche sui bandi, tanto più quando le posizioni aperte sono numerose. È il caso di un recente concorso dell’Inps per l’assunzione di quasi 500 persone.
Nella fattispecie 483 operatori sociali il cui compito sarà quello di svolgere una serie di incarichi nelle differenti aree di competenza regionale. Le figure ricercate lavoreranno infatti allo svolgimento di prestazioni previdenziali ed assistenziali, oltre che ad una serie di adempimenti sanitari di competenza istituzionale.
Un’occasione, dunque, da non lasciarsi scappare dal momento che ai candidati che riusciranno ad accedere alla graduatoria finale sarà proposto un contratto di lavoro autonomo per specifici incarichi individuali e per l’espletamento di opera professionale. L’Inps ha pubblicato anche i requisiti per l’accesso alla selezione che prevedono anzitutto l’iscrizione all’Albo professionale degli Assistenti Sociali o, in alternativa all’Albo professionale degli Psicologi o agli Albi professionali di interesse istituzionale fatta eccezione per quello dei medici Chirurghi.
Quasi 500 posti disponibili: i dettagli del bando Inps
Inoltre è possibile che, per via di incarichi incompatibili, alcuni professionisti possano essere esclusi automaticamente al concorso. Importante è anche aggiungere che gli incarichi non verranno necessariamente rinnovati e dovranno essere svolti nelle aree di competenza territoriale, in base alle specifiche necessità di ogni regione interessata dal bando.
La presentazione della candidatura deve avvenire in via telematica attraverso il portale dell’Inps. Effettuato l’accesso mediante Spid oppure Cns o Cie si dovrà selezionare la pagina dedicata e quindi compilare l’apposito modulo che potrà essere inviato entro e non oltre il 21 aprile 2023 alle ore 14.
A quel punto sarà possibile accedere alla selezione e verrà stilata una graduatoria basata su una serie di criteri, con possibilità di aumentare il punteggio se in possesso di determinati titoli di studio o di servizio. Ad esempio specializzazioni, dottorati di ricerca e seconde lauree possono consentire, specialmente quelli legati alla materia di interesse costituzionale, consentire di ricevere fino a 40 punti in più.
Sono 30 i punti aggiunti che è possibile ottenere invece con titoli di servizio in attività assistenziali presso la PA. E ancora, vi è un massimo di 30 punti in caso di possesso di titoli scientifici e professionali, tra i quali anche il voto di laurea e la conoscenza di altre lingue. Infine si potrà partecipare alle prove di concorso e sarà compito di una commissione giudicante andare ad individuare coloro i quali potranno ottenere l’incarico.