Arriva il bonus più ricco e non devi perdere tempo nella domanda. Ti diciamo tutto quel che serve per averlo.
Con il Decreto Attuativo il bonus idrico diventa ufficiale e le famiglie possono richiederlo. Anche nel 2023 è possibile avere questo contributo economico volto ad agevolare la sostituzione e l’installazione di apparecchi che riducono gli sprechi dell’acqua. Questa agevolazione statale vale mille euro e accedervi è semplice.
E’ uno dei pochi bonus che non richiede un limite ISEE. Quasi tutti i bonus e anche l’Assegno Unico Universale sono sempre parametrizzati all’ISEE. Per questo le famiglie all’inizio di ogni anno compilano questo documento anche se è piuttosto contorto. Senza ISEE praticamente nessun aiuto pubblico può essere erogato oppure viene erogato nella misura minima come capita per l’Assegno Unico Universale che offre soltanto 50 euro alle famiglie che non compilano questo documento.
Come funziona e come si chiede questo aiuto alle famiglie
Il bonus idrico non è parametrizzato al reddito e può essere richiesto per sostituzione e posa in opera di sanitari in ceramica che abbiano un volume carico massimo entro i 6 litri. Anche i rubinetti e i soffioni per la doccia con portata entro i 6 litri al minuto possono essere agevolabili. Le opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione dei rubinetti e soffioni rientrano parimenti nel bonus.
Per avere questa agevolazione economica bisogna fare domanda on-line sul sito del Ministero della Transizione Ecologica. Bisogna autenticarsi con le credenziali SPID o carta d’identità elettronica e seguire la procedura guidata.
I tempi per avere questo bonus sono piuttosto incerti. Nel fare la domanda è meglio sbrigarsi perché per il 2023 sono stati stanziati soltanto 20 milioni di euro e alcuni potrebbero non riuscire ad ottenere questa agevolazione.
Tutti i documenti da allegare
Per farvi risparmiare tempo vi segnaliamo i documenti da allegare. Vanno caricati sulla piattaforma online. Il sito vi indica quale documento caricare e voi dovrete farlo ed è meglio prepararli tutti prima in una cartella del computer. Se ci sono irregolarità su queste documentazioni non si può avere l’agevolazione. Anche se si tratta di un bonus molto meno complesso del Superbonus anche qui si deve essere scrupolosi dal punto di vista burocratico.
Dati anagrafici; codice fiscale; IBAN personale su cui sarà versata la cifra; dichiarazioni sostitutive di autocertificazione; ricevuta con l’importo della spesa da cui si capiscano chiaramente i costi dei materiali e della posa in opera; copia della fattura o della documentazione commerciale (ovviamente tutto deve essere tracciabile come per gli altri bonus); documenti riportanti l’identificativo catastale dell’immobile; dichiarazione di non avere già avuto agevolazioni per tali lavori.