Il ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, ha rivelato il nuovo piano del governo Meloni per le famiglie: cambia l’assegno unico, per importo e limiti ISEE, e ci sono novità anche per i separati
Si parla di un potenziamento dell’assegno unico e, al tempo stesso, di nuovi aiuti per le famiglie con figli, attraverso modifiche contestuali delle norme precedenti. C’è quindi una strategia ad hoc dettata dal Governo Meloni per affrontare la crisi demografica e aiutare i genitori in difficoltà. Gli ultimi dati sulla natalità in Italia rivelano infatti una vera e propria emergenza.
La linea di intervento è stata definita nei giorni scorsi dal ministra della Famiglia, Eugenia Roccella: “La lotta all’emergenza demografica è una priorità assoluta”. In pratica, nei prossimi giorni l’assegno sarà alzato d’importo, e saranno innalzati anche i limiti ISEE. Una novità importante riguarderà l’assegno unico per figli dei genitori separati. Nel caso di genitori separati, infatti, è stabilito che l’importo calcolato di assegno unico per i figli verrà diviso al 50% tra i due genitori nel caso di affidamento condiviso dei figli, mentre verrà erogato interamente, cioè al 100%, a un unico genitore quando c’è l’affidamento esclusivo dopo la separazione.
L’assegno unico per i figli è una misura in vigore, e ciò significa che tutti possono averlo dopo averlo richiesto, già a partire dal primo gennaio 2023. Per ora viene erogato con importo variabile in base al valore ISEE in base a paletti che potrebbero presto cambiare. È possibile anche presentare la domanda per avere l’assegno unico per i figli senza ISEE, ma in tal caso si accede solo all’importo minimo previsto per l’aiuto.
Genitori separati e assegno unico: le ultime, importanti novità
L’assegno unico viene erogato per ogni figlio a carico fino al compimento dei ventuno anni e senza limiti di età per i figli disabili. Secondo le leggi attuali 2023, se i genitori sono separati e hanno l’affido condiviso dei figli disposto con apposito provvedimento del giudice di competenza, l’importo spettante di assegno unico e calcolato per figlio o figli deve essere accreditato in misura pari al 50% sull’Iban di entrambe i genitori. Quindi i genitori del figlio per cui spetta l’aiuto statale percepiscono l’importo dell’assegno unico in parti uguali. A meno che, ovviamente, tra i due stessi genitori non sia stato raggiunto un altro tipo di accordo.
Ci sono casi in cui di comune accordo, i genitori separati possano stabilire che l’erogazione dell’importo dell’assegno unico possa essere percepito solo da un unico genitori. Ovvero il genitore che sarebbe generalmente quello collocatario con cui i figli restano a vivere dopo la separazione.
Le cose cambiano se c’è l’affido dei figli in via esclusiva a uno solo dei due genitori separati. In questo caso il pagamento dell’assegno unico per figli viene effettuato interamente nei confronti genitore richiedente che convive con il minore. Quindi, nel caso di affidamento esclusivo, il genitore richiedente può chiedere di ricevere 100% dell’importo spettante di assegno unico per figli.