Ti arriva la pagella riguardo la tua regolarità nel pagamento delle tasse: vediamo come funziona e c’è il rischio di stangate.
La riforma del fisco è uno degli elementi centrali dell’azione istituzionale del Governo Meloni. Una delle novità che sta facendo più discutere è la cosiddetta pagella fiscale. Chi è indietro col pagamento delle tasse sarà stangato ma i più virtuosi riceveranno un bonus. Maurizio Leo, viceministro dell’economia ha offerto alcune indiscrezioni sulla novità fiscale. Il primo scopo di questa manovra è quella di incentivare il ritorno in Italia di capitali esteri.
Il Governo punta ad incentivare le assunzioni rimodulando le aliquote per chi decide di investire e di assumere. Nelle intenzioni della riforma del Governo ci sarà un’aliquota premiale per chi assume nuovi lavoratori. Un altro incentivo sarà possibile anche per chi acquista beni strumentali innovativi per la sua attività. Una novità di particolare rilievo è quella del concordato biennale che permette una collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.
Una pagella che fa discutere
Da questa collaborazione nascerà una pagella che scheda gli utenti. Il contribuente sarà analizzato attraverso un software che alla fine gli attribuirà un voto. Per chi ha un voto basso ci sarà la possibilità di recuperare rimettendosi a pari con pagamento delle tasse. Il contribuente che non raggiunge la sufficienza dovrà pagare di più. Chi invece riceve voti alti in questa particolarissima pagella potrà avere una sorta di bonus. Una questione molto delicata è quella del risvolto penale di questa innovazione.
Infatti bisognerà capire come strutturare le norme in modo tale che non si trasformino in un salvacondotto per chi ha procedimenti penali per evasione fiscale. Il Governo punta anche a scongiurare le lunghe controversie legali che si instaurano tra gli evasori fiscali e il Fisco. Si tratta di procedimenti tributari lunghissimi che fanno perdere tanto tempo e soldi ai cittadini ma anche al fisco.
I contribuenti rischiano di finire nei guai economicamente e l’AdE rischia di non rivedere mai i suoi soldi. Dunque attraverso la pagella e accordi più flessibili questi rischi dovrebbero essere scongiurati nelle intenzioni del Governo.
I rischi non mancano
Tuttavia alcuni commercialisti stanno lanciando l’allarme. Uno strumento del genere rischia di essere un ulteriore peso a carico di chi già non riesce a pagare le tasse. Se un contribuente è in difficoltà col pagamento delle tasse e magari sta aderendo a qualche forma di rottamazione o di dilazione dei pagamenti, gravarlo con ulteriori sanzioni potrebbe rendergli molto più difficile o impossibile rimettersi al passo con i pagamenti fiscali. Finché non ci saranno linee guida chiare sarà impossibile dare un giudizio di questa novità ma c’è chi teme che possa tradursi in uno strumento che non fa distinzione tra gli evasori in malafede e chi invece si trova in difficoltà con il pagamento dei balzelli dello Stato delle Regioni senza sua colpa.
