La questione Spid diventa sempre più articolata, è chiaro che non durerà a lungo ma il Governo ha preso una decisione inaspettata.
L’identità digitale è quella al momento più utilizzata per l’accesso a qualunque piattaforma di tipo istituzionale e amministrativo, tuttavia ha dei costi importanti per il mantenimento anche perché gratuita per i cittadini.
Questo ha portato a una rivisitazione dell’intero sistema che presto sarà stravolto con l’arriva di un nuovo sistema di autenticazione online. Per i cittadini, considerato soprattutto quanti non hanno dimestichezza con i sistemi elettronici, è stato complesso abituarsi a questo nuovo modo di accedere digitalmente a siti molto importanti come quello dell’INPS, dell’Agenzia delle Entrate, dei servizi sanitari.
Dopo un lungo periodo di transizione in cui la situazione sembrava aver preso la piega giusta è arrivata la doccia fretta, l’intenzione per il governo di spostare tutti verso l’uso della CIE ovvero la carta di identità elettronica.
Questa compare già, insieme alla tessera nazionale dei servizi, tra le modalità di accesso digitale ma fino ad oggi richiedeva una procedura troppo articolata al punto che tutti sceglievano lo Spid (che si può fare anche comodamente presso Poste Italiane). Proprio per fronteggiare questa situazione e in vista di una spesa che non poteva essere mantenuta a lungo le istituzioni hanno lavorato su un doppio binario, da un lato rendere più semplice l’uso della CIE e dall’altra finanziare ancora una volta lo Spid per non stravolgere tutto.
Spid, si cambia ancora: arriva una nuova app
Dopo l’accordo con le società di provider e la semplificazione della carta di identità elettronica per cui ora non servirà un lettore o un telefono con NFC ma una semplice applicazione, si cambia nuovamente. Per accedere ai servizi della pubblica amministrazione arriverà un’altra applicazione e si chiamerà Idn.
Dopo i 40 milioni di euro per mantenere inalterato lo Spid e dopo i soldi e il tempo impiegati per semplificare la CIE con tutte le funzionalità del caso come i due livelli di sicurezza, c’è una grande e inaspettata novità. Bisogna ammettere che nessuno poteva immaginare dopo questo lavoro un ulteriore cambiamento in questa direzione e quindi sorprende effettivamente l’idea di creare l’Idn ovvero l’App per l’Identità Digitale Nazionale. L’obiettivo di questo sistema sarà combinare tutti i servizi attualmente possibili, eliminando poi lo Spid e lasciando comunque l’accesso con la CIE come alternativa.
Al momento sono 33.5 milioni le persone che usano lo Spid e 32.7 quelle che hanno la carta di identità elettronica. Invece gli accessi sono molto differenti perché rispetto allo Spid la CIE non è mai decollata nemmeno con le semplificazioni. Molti hanno ancora la vecchia carta di identità, altri ancora non sanno che le modalità di accesso sono state semplificate e altri nel tempo hanno ripiegato sullo Spid e ora non vogliono cambiare.
La nuova app arriverà nel giro di due anni quindi nel frattempo è possibile continuare a usare lo Spid ma per chi ha la carta elettronica è possibile attivare l’accesso con questa. Basta andare sul portale del ministero dell’Interno e quindi in Credenziali, inserire il numero della CIE, codice fiscale e poi i codici di accesso ricevuti all’atto della registrazione (se li avete smarriti si possono recuperare). In questo modo si potrà avere un doppio sistema di accesso per sicurezza e nell’attesa che venga lanciato sul mercato Idn.