Vediamo insieme tutte le possibili soluzioni in merito alla rottamazione delle cartelle e fino a quanto possono arrivare gli “sconti”.
La rottamazione delle cartelle prevista dall’ultima Legge di Bilancio offre diverse possibilità per mettersi in regola con il Fisco. Analizziamole tutte per capire quale conviene di più.
Obiettivo del Governo Meloni è rivedere il rapporto tra contribuenti e Fisco: quest’ultimo non deve più essere percepito come io nemico numero uno. La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto, pertanto, diverse misure per sanare la propria situazione debitoria.
Una delle opzioni che verrà utilizzata maggiormente sarà, senza dubbio, la definizione agevolata. Con questa modalità, il contribuente potrà pagare i propri debiti beneficiando di agevolazioni economiche importanti. In pratica potrà pagare solo il proprio debito iniziale senza le eventuali sanzioni o gli interessi maturati nel tempo. Ma non è tutto: scegliendo di aderire alla definizione agevolata non si correrà il rischio di vedersi pignorati i beni mobili o immobili.
Rottamazione cartelle: chi avrà maggiori sconti
Come visto una delle possibilità che verrà maggiormente scelta è la definizione agevolata. Grazie ad essa tutte le cartelle avranno sconti. Tuttavia alcuni trarranno maggiori vantaggi di altri da questa modalità di rottamazione delle cartelle.
Dalla definizione agevolata trarranno maggiori vantaggi coloro che hanno debiti più vecchi in quanto gli sconti maggiori si avranno laddove le sanzioni o gli interessi sui debiti sono più alti. In alcuni casi, infatti, le vecchie cartelle hanno sanzioni a carico che possono arrivare anche al 360% delle somme dovute inizialmente. Le sanzioni sulle cartelle possono oscillare dal 30% in caso di mancato versamento delle imposte dichiarate fino ad arrivare al 360% in caso di dichiarazione infedele. Ma in alcuni casi il profilo sanzionatorio può raggiungere anche il 1000% in caso di mancato pagamento dell’imposta che si deve sulle cambiali.
A pesare sulla cartella esattoriale sono anche gli interessi di ritardata iscrizione a ruolo che sono pari al 4% all’anno del debito iniziale. Pertanto più un debito è vecchio, più gli interessi saranno pesanti. Ne segue che la definizione agevolata risulta particolarmente conveniente per tutti coloro che hanno debiti vecchi su cui gravano interessi e pesanti sanzioni.
“Un regalo per i furbetti”: debiti ridotti anche dell’80%
Possono esserci casi in cui, tuttavia, su un debito recente gravano sanzioni più pesanti rispetto a quelle di un debito più vecchio. In questa situazione allora la definizione agevolata risulterà particolarmente vantaggiosa anche se il debito è “fresco”. In definitiva trarranno maggiori benefici e avranno sconti maggiori tutti quei debitori sulle cui cartelle pesano parecchie sanzioni e parecchi interessi perché con la definizione agevolata prevista dalla Legge di Bilancio 2023, verranno cancellati. In alcuni casi i debiti potranno essere ridotti anche dell’80%.
Tutto questo rischia di essere visto come un regalo a chi, per anni, non ha pagato quanto doveva al Fisco. In realtà non è affatto così. Il premier Giorgia Meloni ha più volte ribadito che allo Stato sarebbe costato molto di più cercare di recuperare debiti con sanzioni e interessi piuttosto che applicare questi “sconti”. Infatti la definizione agevolata, grazie al taglio di sanzioni e interesse, permette quantomeno di recuperare i debiti iniziali di milioni di contribuenti.