I lavoratori del settore bancario potrebbero vedere un aumento in busta paga e una diminuzione dell’orario settimanale di lavoro.
I sindacati dei bancari (Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin) hanno avanzato una richiesta per un aumento di stipendio superiore a 435 euro lordi al mese e una riduzione dell’orario di lavoro di 30 minuti al giorno. Attualmente, questa richiesta è solo una proposta in vista del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto alla fine del 2022.
I sindacati presenteranno la loro richiesta all’Abi, l’Associazione dei bancari, per chiedere un aumento salariale significativo per circa 270mila lavoratori. Nei prossimi giorni, ci saranno diverse assemblee sindacali per discutere e approvare la piattaforma per il rinnovo contrattuale. Se verrà data l’autorizzazione, la richiesta sarà inviata all’Abi e si darà inizio al negoziato. L’obiettivo dei sindacati è quello di ottenere un rinnovo del contratto triennale che includa non solo un aumento salariale, ma anche migliori condizioni lavorative e una riduzione dell’orario di lavoro che rispetti l’attuale dibattito sulla settimana corta.
Secondo quanto spiegato dai sindacati, l’importo dell’aumento richiesto di oltre 435 euro è stato calcolato sulla base delle previsioni sull’inflazione per il triennio 2023-2025, che corrisponde al periodo di rinnovo del contratto collettivo di lavoro. La richiesta di aumento riguarda la figura media di riferimento, ovvero la terza area, quarto livello, e dovrà essere utilizzata come punto di riferimento per l’equiparazione dei vari inquadramenti.
Orario di lavoro e contributi: le altre richieste dei sindacati
I sindacati dei bancari hanno avanzato altre richieste, tra cui quella di riconoscere i contributi datoriali alla previdenza complementare e all’assistenza sanitaria come forme di retribuzione integrativa ai livelli economici complessivi della retribuzione annuale.
Inoltre, viene chiesto di riformare le indennità di turno e la reperibilità, riconoscendo l’impegno del personale in termini di tempo di vita personale e modificando i presupposti normativi. Infine, si richiede una rivalutazione di tutte le voci economiche, tra cui indennità, diarie e scatti.
I sindacati dei bancari sottolineano l’importanza del contratto nazionale collettivo, che dovrebbe riconoscere anche le condizioni differenziate per il lavoro agile e l’orario. Inoltre, si evidenzia la necessità di rafforzare l’area contrattuale, vista la debolezza del modello di sviluppo basato sul profitto e la rendita, che ha avuto un impatto negativo sulla retribuzione, sui diritti e sull’occupazione durante le recenti crisi. Per quanto riguarda l’orario di lavoro, la richiesta è di ridurre di 30 minuti al giorno, portandolo a 35 ore settimanali e mantenendo le retribuzioni invariate, ma aumentando gli stipendi in base all’inflazione e al rinnovo contrattuale.