Quest’anno ci sono state delle importanti modifiche alle leggi sull’affitto e le vendita di immobili. Adeguarsi diventa una necessità.
Il mercato immobiliare è diventato sempre meno permissivo con i consumatori. Quest’anno in particolare i costi attorno alle abitazioni sono aumentati a causa della crisi economia, portando il comprare o affittare casa alla stregua di una missione impossibile.
Da una parte c’è il caro bollette che ha avuto lo spiacevole effetto collaterale di alzare i canoni d’affitto delle case. Dall’altra gli aumenti dei tassi d’interesse della BCE, frutto della politica monetaria atta a diminuire il livello di inflazione, con l’altrettanto problematico effetto di aumentate gli interessi sui mutui per le case. A questo si aggiunge l’inflazione stessa, con l’aumento dei prezzi che rende più difficili le operazioni tradizionali di risparmio. Tutti questi elementi assieme hanno creato un pessimo clima attorno al mercato immobiliare, per cui oggi andare a vivere per conto proprio è molto più difficile che in passato.
Su questo fronte è intervenuta la legislazione, che nel 2023 ha cambiato alcune delle leggi che regolano l’affitto e l’acquisto di abitazioni. Le leggi vanno a modificare la contrattualistica e alcuni aspetti fiscali sia dell’affitto delle case, in particolare quelli brevi, sia per l’acquisto di un’immobile ad uso abitativo. La prima importante modifica del 2023 in quest’ambito è legata agli affitti brevi. Da quest’anno con gli affitti brevi si può utilizzare la cedolare secca, ma direttamente in dichiarazione dei redditi. Per affitti brevi si intende quegli affitti che hanno una durata non superiore a 30 giorni e per cui non c’è obbligo della registrazione del contratto d’affitto.
In merito agli affitti brevi la legge specifica che si può applicare la cedolare secca solo nel caso in cui nel corso dell’anno si affittino massimo 4 appartamenti. Sempre inerentemente agli affitti brevi, un’altra importante modifica riguarda i nuovi obblighi di comunicazione all’Agenzia delle Entrate per tutti i contratti che prevedono un affitto di breve durata. Nella comunicazione devono essere inseriti dati in più rispetto agli anni precedenti. Nel complesso, la comunicazione deve indicare:
Altra modifica del 2023 è l’applicazione della cedolare secca ai casi di affitto di case a usufrutto. Recentemente è stato stabilito che la cedolare secca non può essere applicata per gli affitti da parte dei nudi proprietari di case a usufrutto.
Per quanto riguarda l’acquisto di casa nuova le novità riguardano il preliminare di acquisto e le tasse da pagare. L’Agenzia delle Entrate a reso disponibile il nuovo canale telematico per la registrazione dei contratti preliminari di compravendita di una casa a partire dallo scorso 17 marzo. Tramite questo servizio è possibile anche pagare le imposte di bollo e di registro direttamente online con addebito sul conto corrente.
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