Arriva la chiarezza sulle pensioni dei giovani da parte dell’INPS e non sono buone notizie. Ecco la vera età della pensione.
Per chi è nato negli anni ottanta e novanta la pensione rischia di essere qualcosa di difficile da raggiungere. L’INPS ha fatto comunicazioni importanti in merito ai giovani ed è rilevante comprenderle. La questione del pensionamento è problematica per i giovani. Per andare in pensione serve una regolarità nei versamenti contributivi. Il mondo del lavoro di oggi è molto precario e gli stipendi sono bassi.
I giovani versano contributi in modo saltuario e irregolare e questi versamenti sono molto contenuti. Se raffrontiamo la contribuzione media di un giovane con i regolamenti attuali per percepire la pensione comprendiamo come probabilmente non riuscirà a percepire il primo assegno di pensionamento prima dei fatidici 71 anni.
Se l’assegno è troppo basso non si può uscire a 67 anni
L’attuale sistema pensionistico prevede che si possa andare in pensione a 67 anni di età con 20 anni di contributi. Tuttavia il vigente meccanismo contributivo permette di uscire a questa età soltanto se l’assegno pensionistico è al di sopra di una certa soglia ricalcolata ogni anno. I giovani d’oggi difficilmente raggiungeranno questa soglia che è pari a 2,8 volte l’assegno sociale.
Se arrivati a 67 anni di età non si raggiunge questo assegno la successiva finestra per andare in pensione è quella dei 71 anni. I dati forniti dall’Istat relativamente al lavoro dei giovani e alla loro contribuzione sono sconfortanti.
Chi ha 30 anni dovrebbe andare in pensione a 71 anni secondo le regole di oggi ma c’è da tenere presente che questa età viene continuamente innalzata a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita.
Aumenta l’età pensionabile con l’aspettativa di vita
Dunque teoricamente oggi un giovane dovrebbe andare in pensione a 71 anni ma con gli aumenti delle aspettative di vita che ci saranno nei prossimi decenni, questa età potrebbe anche aumentare. Tra l’altro il bilancio dell’INPS è sempre più disastrato e dunque c’è chi non esclude che nei prossimi decenni l’accesso alla pensione sarà sempre più difficoltoso.
Per tutti questi motivi gli esperti del mondo pensionistico lanciano un allarme. Anche i dati INPS diffusi ultimamente confermano questa grossa difficoltà di accesso alla pensione per chi oggi sia più giovane. I trentenni devono cercare in ogni modo di garantirsi una continuità contributiva anche se non è semplice. Tra l’altro devono anche pensare a forme di previdenza integrativa anche se mettere da parte i soldi per questi strumenti significa sottrarre ulteriore denaro ai già risicati stipendi.
