Le coppie non hanno il coraggio di mettere al mondo figli che non hanno alcun tipo di tutela e decidono di lasciar perdere.
Il Governo Meloni ha messo in cima alle sue priorità il mettere un argine al crollo delle nascite. I numeri sono impietosi: in Italia le famiglie non fanno più figli. Gli istituti di statistica chiedono ai potenziali genitori perché decidono di non mettere più al mondo dei bambini e le risposte sono piuttosto chiare e coerenti. Mettere al mondo un figlio è un grande gesto che cambia la vita.
Prima di mettere al mondo un figlio un genitore che abbia un minimo di senso di responsabilità deve capire se ha i mezzi per mantenerlo. La legge italiana e prima ancora l’etica, impongono che si debba mantenere il figlio finché non diventi autosufficiente. Dunque quando si mette al mondo un figlio bisogna capire che si devono avere presumibilmente i mezzi necessari per mantenerlo almeno fino a 25 anni circa.
Al giorno d’oggi alcuni italiani non sanno neppure se riusciranno a mangiare alla fine del mese. Il mondo del lavoro a causa della sterzata neoliberista che ha frantumato tutte le garanzie è diventato scarno di tutele. Il lavoro si può perdere in un istante e famiglie piuttosto solide si ritrovano nei guai senza preavviso. Il modello neoliberista impone che lo stato si debba disinteressare dei problemi dei cittadini e che anche il datore di lavoro non abbia più nessuna responsabilità.
Prima che si imponesse questo diktat culturale ed economico il datore di lavoro aveva la responsabilità del benessere dei propri lavoratori e anche lo Stato doveva garantire il minimo a tutti. Oggi il sistema sanitario nazionale è stato quasi smantellato (specie al Sud) e anche l’unica misura minima di contrasto alla povertà cioè il Reddito di Cittadinanza sta per essere abolito. Se lo Stato ti dice che te la devi cavare da solo, non hai il coraggio di dire la stessa cosa ad un figlio di dieci anni a cui non riesci più a garantire da mangiare e pertanto decidi di non metterlo proprio al mondo.
La Direttiva Europea Case Green dalla sera alla mattina chiede alle famiglie italiane 40.000 euro almeno per l’efficientamento dei propri immobili e se non ce li hanno l’immobile diventa un passivo perché non può essere affittato o venduto. Nessuno si preoccupa delle famiglie che non ce la faranno e allora un potenziale futuro genitore di fronte ad un sistema politico ed economico che non offre nessuna garanzia, non ha il coraggio di mettere al mondo un bambino a cui potrebbe non riuscire a dare da mangiare.
La proposta rivoluzionaria del Reddito di Base è una potenziale risposta alla crisi demografica. Se ne sta parlando in tutta Europa e la speranza è che questa misura di sostegno minimo cominci ad essere erogata almeno nella forma di esperimenti sociali. In altri paesi europei questi esperimenti sono partiti e non si vede perché non possano partire anche da noi.
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