Il fatto che i soldi non facciano la felicità è un puro stereotipo: esiste una cifra precisa, la conferma arriva anche dalla scienza.
Sarà capitato a tutti, almeno una volta, di sentire la celebre frase “i soldi non fanno la felicità”. Un modo di dire riferito al fatto che “anche i ricchi piangono”, ma che per chi combatte quotidianamente la sua lotta con i problemi economici, ha ben poco di realistico. Chiaramente non è il fatto di possedere del denaro in sé, a rendere la ricchezza così appetibile.
Essa si traduce infatti, nella mente di ognuno, in sogni e aspettative che, in assenza di soldi, non sarà mai possibile raggiungere. Per alcuni può trattarsi di acquistare una villa gigantesca dotata di ogni comfort, per altri di viaggiare per il mondo in ogni angolo più impensato. C’è chi invece, con un po’ di spirito imprenditoriale, pensa a come userebbe i fondi per creare delle aziende e vedere così, i propri progetti realizzati.
Tutti desideri che, in mancanza di denaro, resteranno puramente dei miraggi. Il motivo per cui spesso la tristezza e l’insoddisfazione sono associate alla povertà è proprio questo. Se è vero che la ricchezza non è tutto dunque, è anche vero che può contribuire alla felicità. Per togliere ogni dubbio, uno studio ne ha dato la conferma indicando una cifra ben precisa.
Nel continuo alternarsi tra queste due correnti di pensiero, il dottor Daniel Kahneman, professore di Psicologia alla Princeton University degli Stati Uniti, ha deciso di concentrare i suoi sforzi per trovare una risposta definitiva. Il Premio Nobel per l’economia, come riportato dal settimanale DiPiù, non ha più dubbi. Sì, i soldi fanno la felicità e c’è una soglia specifica entro cui questo obiettivo si raggiunge.
Chiaramente quello che spiega il ricercatore, è che si deve trattare di soggetti in condizioni psicologiche normali e non di persone che per natura, tendono ad essere eternamente scontenti. In questo caso, avere un bel gruzzoletto può rallegrare davvero l’animo, ma di che cifra stiamo parlando? Secondo Kahneman, fino a qualche tempo fa la fascia entro cui la felicità rimaneva stazionaria corrispondeva a 75mila dollari all’anno, pari a circa 70mila euro.
Sfatando il mito di una soglia precisa però, lo studioso ha affermato con la sua ultima ricerca che attualmente la felicità ed il benessere in generale, siano direttamente proporzionali al reddito. Una vita più serena, senza preoccupazioni economiche e con la possibilità di qualche svago in più dunque, ha senza dubbio come prerogativa una notevole ricchezza.
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